Posts Tagged ‘inondazione’

Il sud degli USA di nuovo colpito dal maltempo ma il suo cuore è grande

Posted by CountryStateLine on 16th maggio 2011 in Home (News)

Memphis sotto l'acqua (Foto KeyStone)Il Tennessee non ha fatto in tempo a celebrare il ricordo delle vittime e dei danni patiti nel primo anniversario dell’alluvione seguita allo straripamento del fiume Cumberland che ci si è messo anche il più grande Mississippi. A poco più di un anno dall’inondazione di Nashville (ne parlai qui), mentre all’Opry House si festeggiava con lo spettacolo dal vivo Play On, Nashville! con – tra gli altri – Dierks Bentley, Brad Paisley, Luke Bryan e la Charlie Daniels Band, la scorsa settimana è toccato infatti a Memphis – la città più popolosa dello stato – che è stata interessata da una catastrofica esondazione (più di 14 metri al di sopra dell’argine – foto KeyStone qui sopra) che ha interessato gran parte del corso del Mississippi e la cui virulenza è stata pari solo a quella del 1937. Ciononostante le autorità cittadine hanno fin dall’inizio esortato cittadini e turisti ad andare a visitare la città, in quanto l’acqua ha in realtà messo in ginocchio solo poco più dell’1% della città.
Danni a Tushka - 1Ma il Mississippi non è stata recentemente l’unica preoccupazione per gli Stati Uniti. Uragani e tornado hanno infatti devastato poco prima le regioni del sud, Oklahoma e Alabama in particolare. In Oklahoma la città più duramente colpita è stata Tushka, che si trova a circa 250 chilometri a sud di Tulsa, nella Contea Atoka, dove due persone sono morte e altre ventiquattro sono state ferite quando il tornado più forte ha colpito alle 19:15 di giovedì 14 aprile. L’Alabama ha dichiarato lo stato di emergenza per tutte le sueDanni a Tushka - 2 contee, il Mississippi per 14.
Ad ogni modo, cantanti e dirigenti della nostra amata country music ancora una volta si sono fatti avanti per supportare le comunità colpite in tutto in parte da questa ondata di maltempo. Hank Williams Jr. ha organizzato una raccolta fondi attraverso degli show dal vivo svoltisi giovedì scorso assieme a Lady Antebellum, Keith Urban, Tim McGraw, Alabama, Ronnie Dunn e Sara Evans. Taylor Swift ha annunciato dieci giorni fa una speciale raccolta fondi attraverso la vendita speciale di 13.000 biglietti validi per l’ingresso alle prove ufficiali dello show che sta preparando per inaugurare la parte finale del suo SpeakTour 2011 (che la vedrà esibirsi solo in Stati Uniti e Canada), che inizierà il prossimo 27 maggio a Omaha, in Nebraska. Swift sarà anche l’artista che chiuderà ufficialmente il CMA Music Festival il prossimo 12 giugno all’LP Field di Nashville (ha sempre preso parte ad ogni edizione dal 2006, anno della sua ascesa discografica all’Olimpo di Music City). Reba McEntire e Blake Shelton saranno invece i cerimonieri del Tornado Relief Concert che avrà luogo in due serate il 25 ed il 26 maggio prossimi proprio in Oklahoma ed i cui proventi andranno interamente a favore del Tushka Disaster Relief Fund.

Nashville, l’inondazione che non c’è stata

Posted by CountryStateLine on 18th maggio 2010 in Home (News)

Downtown Nashville sommerso dalle acque del fiume Chi mi conosce sa quanto io ami Nashville. E chi ci è stato sa le emozioni che ogni angolo trasmette, dal più piccolo locale con infimo palco per musica dal vivo al mastodontico edificio della Grand Ole Opry House. Tutto dice musica, tradizione, calore, ospitalità e tanta gioia di vivere nonostante la recessione americana generale, la crisi del mercato discografico in particolare e la tentazione di commistioni o compromessi musicali che poco gioverebbero comunque alla musica country.
Vedere la “mia” Nashville sommersa dalle acque del fiume Cumberland durante l’inondazione che ha colpito la capitale del Tennessee durante il primo fine settimana di maggio mi ha reso davvero triste. Ho visto posti a me familiari completamente devastati; ho letto di 30 morti uccisi dal contemporaneo uragano che si è abbattuto su tre stati del sud in quelle ore (20 solo in Tennessee) e avuto notizia di stime per danni di circa un miliardo di dollari solo a Nashville. Ma tutto questo grazie a internet perché in Italia, eccezion fatta per un telegiornale nazionale, la notizia di quella che è stata una delle più costose catastrofi nazionali nella storia recente degli Stati Uniti è stata pressoché ignorata dai media, presi come erano a parlare dello pseudo attacco terroristico a Times Square, della immane tragedia del petrolio in fuoriuscita sul fondale del Golfo del Messico e della nube vulcanica islandese che blocca i voli.
Il Grand Ole Opry sommerso dall'acqua D’altronde anche il popolo di internet sembra abbia preferito informarsi su altro, poiché una statistica sul motore di ricerca Google ha mostrato che le parole “Times Square bomb” in quelle ore sono state digitate ben 8.390 volte, contro le oltre 13.000 di “BP oil spill” (fuoriuscita di olio della BP) e le “sole” 2.430 volte di “Nashville flood” (inondazione di Nashville). Peraltro queste ultime ricerche provenienti da provider del Tennessee. La cosa mi ha comunque lasciato un po’ perplesso. A quanto pare la stessa cosa è successa negli Stati Uniti. Betsy Phillips, una reporter del Nashville Scene, ha scritto: «Era uno schifo durante il corso di quella domenica pomeriggio saltare dalla CNN su Fox News o su MSNBC e non vedere assolutamente alcuno di questi network riportare immagini o fotografie di quanto stava accadendo a Nashville, mentre l’inondazione faceva il suo corso e la nostra gente moriva».
Uno dei giardini interni dell'Opryland Hotel

Il silenzio dei media significa l’ignoranza delle persone e l’ignoranza delle persone comporta minori donazioni, aiuti più lenti e difficili, meno pressioni politiche da usare per risolvere i problemi. Forse il rischio della perdita di una considerevole parte del patrimonio musicale americano (e non solo!) non vale la copertura mediatica dei principali network televisivi? Forse che terrorismo e ambiente sono i soli argomenti ritenuti capaci di catalizzare l’attenzione dei telespettatori? Se fosse così, abbiamo perso in partenza la guerra per la salvaguardia del nostro pianeta, già notevolmente compromessa.
Su YouTube, tra diveri filmati riguardanti questa tremenda inondazione, ne ho selezionati 3 che danno una idea abbastanza precisa di quanto è successo. Se volete darci un occhiata vi propongo qui di seguito i link relativi. Tornerò sull’argomento alluvione nei prossimi articoli. 

http://www.youtube.com/watch?v=5hUOJIwZ_Fg&feature=player_embedded

http://www.youtube.com/watch?v=RRICKAbfdY4

http://www.youtube.com/watch?v=VfL5j9ckcyo


(Nelle tre foto, dall’alto verso il basso:  downton Nahville allagata dall’alluvione; il Grand Ole Opry sommerso dall’acqua; una delle numerose e ampie gallerie coperte dell’enorme Opryland Hotel invasa dall’acqua del fiume Cumberland)