Mary Travers, chi era costei?
Desidero tributare tramite CountryStateLine un mio piccolo ma doveroso omaggio alla memoria di Mary Travers, scomparsa in un ospedale di Danbury (Connecticut, USA) a 72 anni mercoledì scorso per le complicanze legate ad una forma di leucemia e alla chemioterapia cui aveva dovuto sottoporsi dal 2005 in seguito ad un trapianto di midollo, dopo il quale sembrava essersi ripresa. La notizia è passata ovviamente inosservata dalla carta stampata, nonostante le agenzie avessero con puntualità dato il lancio. Ma chi era Mary Travers? Il suo nome nella mia memoria si lega soprattutto ad una canzone scritta da John Denver (con lei nella foto a sinistra), “Leaving On A Jet Plane”, che ella aveva contribuito a rendere famosa alla fine degli anni ’60 con il famoso trio folk Peter Paul & Mary (al secolo: Peter Yarrow e Paul Stookey) di cui faceva parte e con cui a partire dal 1961, anno della sua formazione, e fino al suo scioglimento nel 1971 ebbe un successo immediato e crescente, anche grazie al produttore Milt Okun. Peter Paul & Mary furono la voce di un folk che cantava anche di libertà, di diritti umani e di ideali e aspirazioni superiori, fondendo musica e politica fondamentalmente liberale in un mix assolutamente di richiamo, specie nella società contestatrice del potere costituito che era quella sessantottina. La versione del gruppo di “If I Had a Hummer” (se io avessi un martello), per esempio, divenne un inno alla uguaglianza razziale mentre nel loro album “In The Wind” diedero risonanza al materiale scritto da un allora giovane
22enne Bob Dylan cantando “Blowin’ In The Wind” e “Don’t Think Twice, It’s All Right”. L’avvento del suono elettrico, reso via via più popolare dal successo di nuovi gruppi quali i Beatles e dello stesso Dylan, misero in ombra il folk di Peter Paul & Mary che prima dello scoglimento riusciranno comunque a mettere nel carniere ben cinque Grammy Awards (uno, appunto, per la bella versione di “Leaving On A Jet Plane” di cui parlavo prima). Dopo il 1971 Mary Travers pubblicherà – come solista – altre cinque album, ma senza più raggiungere i picchi artistici del trio. Negli ultimi mesi di vita, secondo quanto affermato da Peter Yarrow, Mary Travers ha affrontato il suo declino fisico con coraggio e generosità dimostrando il suo amore alla famiglia e agli amici con dignità e senza condizionamenti. «E’ stato un atteggiamento onesto ed autentico, come era lei» ha detto Yarrow «e come è sempre stato il suo modo di cantare. Sono addolorato oltre ogni parola se penso ad una vita senza Mary Travers e onorato oltre ogni mio più bel sogno per aver avuto la possibilità di condividere il suo spirito e la sua carriera». Mary Travers lascia il marito, Ethan Robbins, e le due figlie Alicia ed Erika.