Joey Martin Feek (Joey+Rory) ha perso la battaglia contro il cancro
Si sapeva che il momento sarebbe arrivato. Eravamo tutti consci che a breve avremmo ricevuto la brutta notizia. Ma quando venerdì essa è giunta e l’ho letta, il senso di atterrimento e di angoscia è stato ugualmente profondo e una lacrima ha fatto la sua comparsa sul mio viso, mentre correvo a rivedermi il video di “When I’m Gone”, diventato giocoforza il suo testamento. Parlo della scomparsa di Joey Martin Feek, che tutti noi appassionati di musica country abbiamo conosciuto nel 2008 come la metà femminile del duo Joey+Rory. Joey era una bellissima (dentro e fuori) donna che un maledetto cancro all’utero ha portato via l’altroieri alla giovanissima età di 40 anni, togliendola all’amore di suo marito Rory Feek (l’altra metà del duo), a quello della figlia Indiana (di 2 anni) e di due figlie adottive, Hopie e Heidi. E all’affetto e alla passione di tutti noi, fan della musica country e più in generale della bella musica.
Joey era nata in Indiana e si era trasferita a Nashville in cerca di fortuna musicale alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, dove aveva incontrato un talentuoso e prolifico cantautore di nome Rory Feek, il quale nel 2002 sarebbe diventato prima suo marito e poi l’altra metà del duo canoro che tanti consensi ha raccolto negli anni della loro attività musicale. Ella aveva inciso un disco come solista nel 2005, dal titolo “Strong Enough To Cry”, che già aveva rivelato il suo talento e la sua bellissima voce, per poi via via avvicinarsi anche professionalmente a Rory esibendosi con lui nel programma di nuovi talenti di CMT dal titolo “Can You Duet?” che nel 2008 li vide piazzarsi al terzo posto e guadagnare un contratto discografico con la Sugar Hill Records che sfociò nella produzione del loro primo disco come duo, il bellissimo “The Life of A Song”. Il successo del disco lo fece piazzare al 10° posto della classifica di Billboard degli album di musica country più venduti, producendone il contagiosissimo singolo “Cheater, Cheater” che vide il gustoso cameo di Naomi Judd (che nel programma “Can You Duet?” faceva parte della giuria…). Dopo la vittoria come miglior nuovo duo vocale agli Academy of Country Music Award del 2010 fece la comparsa il loro secondo album, dal “semplice” titolo “Album Number Two” (disco numero due, ndt) che pure impiega pochissimo per entrare nella Top Ten della classifica dei dischi country. Poi altri 5 album in meno di 5 anni, tra cui uno di inni e canti gospel cui la coppia teneva molto, pubblicato proprio come loro ultimo disco insieme all’inizio di quest’anno e che – appunto – si intitola “Hymns That Are Important To Us”. Proprio di questo album Rory aveva parlato nel corso di una intervista a Billboard qualche settimana fa ricordando il momento in cui, all’inizio dell’anno in corso, quando arrivò primo in classifica sia nella “Top Country Album” che nella “Top Christian Album”, comunicò a sua moglie che esso era diventato il disco di inni e gospel cristiani più venduto del 2016: «Comunicai la buona notizia a mia moglie a riguardo del “suo disco” … Lo chiamo il “suo progetto” perchè l’album di inni è quello che Joey aveva sempre desiderato di fare e ha lavorato così duramente affinché ciò avvenisse, nonostante le difficili avversità che deve affrontare. La sua risposta, tra le lacrime, è stata: “No, tesoro, questo è il disco del Signore. Egli è il solo che raccoglierà tutta la gloria”. E aveva ragione: solo Dio poteva fare in modo che ciò accadesse».
Nel 2014 il loro sesto album, dal titolo “Country Classics: A Tapestry of Our Musical Heritage” ebbe una doppia pubblicazione: a maggio solo negli Stati Uniti tramite la catena di negozi Cracker Barrel e in ottobre a livello internazionale grazie all’etichetta Gaither Music Group (alla quale il duo era passato uscendo dalla Sugar Hill nel 2012). Tra le due pubblicazioni, a giugno di quell’anno, la notizia che fece poi il giro del mondo: a Joey era stato diagnosticato il cancro. In poco più di sei mesi esso era divenuto terminale e Joey aveva deciso di interrompere ogni trattamento terapeutico nonchè di annullare tutte le apparizioni televisive ed i concerti del duo. Era seguito il trasferimento dall’ospedale ad una casa di cura per malati terminali, dove Joey aveva cominciato a prepararsi all’ineluttabile diagnosi. In una intervista a The Tennessean lo scorso novembre Joey aveva dichiarato di non essere arrabbiata o depressa con Dio ma solo delusa dal fatto che dopo essersi sottoposta ad intervento chirurgico per asportare completamente il tumore, questo si era ripresentato come inoperabile e terminale e che sperava di potere almeno trascorrere un ultimo Natale con la sua famiglia e celebrare il secondo compleanno di sua figlia Indiana a febbraio 2016. Cosa che il Cielo le ha concesso. Joey si è spenta venerdì tra le braccia di Rory, dopo che il cancro l’aveva consumata iniziando a compromettere le sue funzioni interne.
Riflettendo sul loro molte volte unico stile musicale, Rory (il quale per tutto il periodo in cui sua moglie ha convissuto con il cancro ha tenuto un diario online in cui condivideva foto e pensieri con il loro pubblico) in un’intervista nel 2012 aveva detto: «Noi non ci prendiamo mai sul serio. Siamo esseri umani e come tutti facciamo anche noi degli sbagli. Ma, alla fine della giornata, cerchiamo sempre di essere onesti tra noi stessi e ciò che siamo per mantenere saldo il nostro matrimonio e per proseguire insieme su questo cammino mentre ci gustiamo il viaggio visto che abbiamo ancora la possibilità di farlo». Sagge parole che tutti noi dovremmo sempre tenere a mente, insieme alla loro testimonianza come coppia.
Joey+Rory sono candidati come duo vocale dell’anno ai prossimi Academy of Country Music Awards che avranno luogo il 3 aprile a Las Vegas. Che bello sarebbe se quel premio andasse proprio a loro… Riposa in pace Joey, Dio ti benedica.
Massimo Annibale