Garth Brooks World Tour 2014: Minneapolis memorabile. Serenata per una malata di cancro
“The Dance” (il ballo, la danza) è il titolo di una canzone simbolo di Garth Brooks, quella con la quale per anni egli ha sempre chiuso i suoi concerti dal vivo e quella con la quale continua a chiudere i suoi show da quando lo scorso 4 settembre ha cominciato il suo tour mondiale (per ora solo “statunitense”…) . Che venerdì scorso ha fatto tappa per la seconda volta su undici previste a Minneapolis, nel Minnesota (l’ultima dopodomani, 15 novembre, per un totale record nel nord America di 188mila biglietti venduti!). Quando le note di “The Dance” hanno cominciato a riecheggiare all’interno del Target Center, inquadrato dalle telecamere che riprendevano lo show, sul maxischermo sovrastante il palco è apparso un cartello sorretto da una signora che recitava “Chemo this morning, Garth tonight. Enjoying the dance” (stamattina chemio, stasera Garth. Mi sto godendo la danza), con evidente riferimento al titolo della canzone che Brooks aveva appena cominciato a cantare. Il cartello era tenuto da Teresa Shaw, sotto chemio a casa sua nello stato dell’Iowa per un tumore al seno; proprio per prendersi una pausa dalle preoccupazioni e dallo stress fisico e mentale derivante dal trattamento Teresa aveva deciso di andare a Minneapolis per vedere il concerto di Garth Brooks con la figlia 19enne Elizabeth. Un concerto che non dimenticherà mai più.
«Avevo fatto quel cartello con la speranza che egli lo vedesse e che magari me lo autografasse» ha detto «Poco dopo essere apparsa sul maxischermo un addetto alla sicurezza mi si è avvicinato e mi ha fatto cenno di seguirlo per portarmi in prima fila, proprio davanti a lui che cantava!»
A quel punto Brooks l’ha vista e si è avvicinato a lei. Per chi non lo sapesse, Garth è molto sensibile all’argomento cancro poichè ha perso sia la mamma Colleen (nel 1999) che la sorella Betsy Smittle (l’anno scorso, ne parlai su CountryStateLine: potete rileggere qui) e perciò, sedutosi a bordo palco di fronte a Teresa ha terminato di cantare “The Dance” come se stesse interpretandola solo per lei, che cantava con lui mano nella mano. Una sequenza bellissima. Dopo averle preso il cartello, ha staccato la cinghia dalla chitarra e le ha donato lo strumento, abbracciandola e baciandola. Da lacrime agli occhi. Un momento di commozione generale, in cui Garth ha ripreso il centro del palco cercando le parole adeguate per esprimere la forte sensazione provata in quel momento. Dopo qualche attimo di pausa, mentre la band attaccava il finale del brano, Brooks ha espresso così i suoi sentimenti: «Qualche volta desideriamo che Dio ci dia la prova della sua esistenza scrivendo con una grossa mano su nel cielo IO ESISTO, così che noi non avremmo dubbi a riguardo giusto?» ha detto poi con voce rotta dall’emozione e, alzando al cielo il cartello preso a Teresa «Beh lasciate che vi dica: Dio ha allungato la sua mano e ha scritto IO ESISTO!» E poi, rivolgendosi ancora a Teresa: «Tu hai tutta la mia forza e quella di tutte queste persone che sono qui stasera e tu darai al cancro un bel calcio nel sedere! [non ha usato proprio la parola sedere, ma va bene lo stesso, ndr] »
Il concerto si è chiuso così, come meglio non poteva, mentre Garth faceva il giro del palco circolare posto in mezzo al Target Center ringraziando tutto il suo pubblico. Una notte da ricordare.
Per la cronaca: Garth ha poi incontrato personalmente Teresa, che qui vediamo insieme a sua figlia Elizabeth e alla chitarra da lui regalatale (foto AL KIBBY KIBLER JR./ TERESA SHAW) e quel cartello egli l’ha voluto prendere con sé e tenere nel suo camerino presso il Target Center dove presumibilmente rimarrà fino a dopodomani, quando la star partirà alla volta di Greensboro, North Carolina, prossima tappa del suo tour, dove sono previsti cinque show a partire dal 19 novembre.
M.A.
———————————————–
Un ringraziamento particolare a Brooks Goedderz per le foto sottopalco tratte dal video che ha girato al concerto.
———————————————–