Joshua Scott Jones (Steel Magnolia) entra in un centro di disintossicazione
Giusto il tempo di avere i primi riscontri di popolarità ed ecco che il duo più popolare del 2011 nella country music è forse già al capolinea. Joshua Scott Jones (foto FlynetPictures.com a sinstra), 31 anni, una metà del duo Steel Magnolia, ha pubblicato 7 giorni fa un comunicato stampa sul loro sito ufficiale riguardo il suo ingresso in un centro di riabilitazione per i suoi problemi legati all’uso di alcool e di sostanze stupefacenti. Il fatto è stato reso pubblico nel mezzo del tour di Reba McEntire “All The Woman I Am Tour” al quale Steel Magnolia prende parte, dopo che la settimana prima Meghan Linsey, l’altra metà del duo nonché fidanzata di Joshua, di tre anni più giovane, aveva detto di dover cancellare diverse loro date per una non meglio specificata impossibilità del partner a esibirsi. Al momento nessuna comunicazione riguardante le esibizioni previste per il duo è stata ancora emessa e il loro nome ancora compare nell’elenco del tour da qui fino a fine novembre (anche se ad esibirsi è la sola Meghan). Ma certo il dubbio che il tour subirà delle modifiche è forte.
Il comunicato recita: “A tutti i nostri fan e a tutti coloro a cui possa interessare: Dio è stato nel mio cuore per farmi annunciare e rendere pubblico che sono entrato in un istituto per la riabilitazione ed il trattamento legato all’abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Centinaia di migliaia di persone nel mondo combattono quotidianamente questa battaglia, perciò io sono sinceramente grato per tutti i pensieri e le preghiere in questo momento delicato della mia vita e della mia carriera. Vorrei anche ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia casa discografica ed i suoi dirigenti per essere così comprensivi e per avere un ruolo attivo nel mio processo di recupero. Grazie e che Dio vi benedica”.
Steel Magnolia ha avuto il primo grande successo con il primo singolo, la notevole “Keep On Lovin’ You” pubblicato nell’agosto del 2009 con la Big Machine Record. Ed anche se hanno dovuto attendere il gennaio di quest’anno per vedere pubblicato il loro primo omonimo album (per ora il solo, e speriamo non unico in prospettiva) gli occhi del pubblico e della critica li hanno seguiti con molto interesse. Le tredici nomination raccolte in poco meno di due anni tra Country Music Awards, American Country Awards, Academy of Country Music Awards, CMT Awards e Teen Choice Awards sono lì a testimoniarlo. Rimane ora da capire se l’ultima delle loro candidature, quella come gruppo vocale dell’anno ottenuta per i prossimi Country Music Association Awards del 9 novembre a Nashville, rimarrà valida o se, a causa di questo passo falso di Joshua Scott Jones, essa verrà “congelata” e sostituita.