I cantanti country e la carriera politica: Tim McGraw è il prossimo?
Tim McGraw l’ha detto esplicitamente che, un giorno, potrebbe essere interessato ad una carriera politica. Non sarebbe il primo cantante country ad intraprenderla. Jimmy Davies (il signore che scrisse “You Are My Sunshine”) divenne governatore della Louisiana pur perseguendo una grande carriera artistica. Roy Acuff non fu così fortunato. Egli fu un cantante strepitoso, ma fu seccamente sconfitto negli anni ‘40 alle elezioni per eleggere il governatore del Tennessee. A Sammy Kershaw è andata anche peggio, in quanto non è riuscito neanche nel tentativo di farsi eleggere vice governatore della Louisiana nel 2007.
Ma, tornando a Tim McGraw, la sua carriera è proprio finita ancor prima di cominciare? Un articolo di USA Today ha raccontato che il senatore repubblicano Bob Corker, che è in corsa per la rielezione il prossimo anno, starebbe per assegnarli un importante incarico. Se fossi Tim McGraw, comunque, non mi preoccuperei. Prima di tutto, è difficile immaginare una sua corsa per il Senato mentre ancora ha una grande e florida carriera come cantante. Ha già in programma un nuovo tour per la prossima estate (ormai alle porte) dopo aver impressionato con il suo ultimo disco e il singolo numero uno dal titolo “Felt Good On My Lips”. Senza considerare che si sta anche divertendo con la sua nuova carriera di attore, essendo comparso l’anno scorso nelle sale americane in un altro film, “Country Strong”, nel quale interpreta il marito di Gwyneth Paltrow (nella foto REUTERS/Phil McCarten, da sinistra a destra, Tim McGraw, Gwyneth Paltrow e la moglie di McGraw, Faith Hill, a Los Angeles durante l’inaugurazione della stella dedicata a Paltrow sulla Walk of Fame lo scorso dicembre). Poco importa che questa pellicola (reperibile, anche online, in DVD sul mercato inglese) non abbia goduto di entusiastiche recensioni: McGraw non abbandonerà una ancora sicura carriera musicale per un incerto agone politico. Non ci si deve preoccupare neanche di certune previsioni, che rappresentano solo l’immagine di una situazione temporalmente molto limitata: Corker starà anche programmando la sua campagna elettorale, ma non credo che Tim sia pronto per fare altrettanto. D’altronde egli non ha fatto molto per incoraggiare questa sua aspirazione, almeno non recentemente. Solo occasionalmente è stato coinvolto in fatti legati alla politica (alcuni di voi ricorderanno quando lui e Faith Hill hanno bussato alla porta della Casa Bianca durante l’amministrazione Bush per chiedere aiuti per le vittime dell’uragano Katrina che aveva sconvolto New Orleans) e perciò tutto lascia pensare che McGraw attenderà fino a che sarà pronto, se mai decida di provare la carriera politica. Che – ricordo comunque – non è l’unica opzione per contribuire al miglioramento della società. McGraw ha una voce (in tutti i sensi) per farsi sentire e tutti noi lo incoraggiamo ad usarla qualunque sia la sua decisione finale.
(Grazie a Jeffrey Remz)