Aaron Tippin, Bellamy Brothers e Bomshel al Trucker & Country Festival
Line-up americana di tutto rispetto per la 17esima edizione dell’International Trucker & Country Festival che come ogni anno si svolge ad Interlaken, in Svizzera. Quest’anno il villaggio western apre i cancelli da venerdì 25 a domenica 27 giugno 2010 con la classica sfilata di truck e motociclette, i quattro palchi all’aperto con le esibizioni non-stop e gratuite degli artisti emergenti, oltre 100 stand di abbigliamento country e gastronomici, le sessioni di line-dance e couple dance. E naturalmente il grande tendone – con ingresso a pagamento – sul cui palco venerdì 25 alle 21.30, per la serata “Trucker & Biker Night” salirà il pepato duo delle biondine Bomshel (che alcuni di voi ricorderanno protagoniste al Country Night Festival di Gstaad tre anni fa) con a seguire alle ore 23.00 il sanguigno Aaron Tippin. Costoro saranno supportati nella stessa serata dal gruppo canadese di Steve Waylon & Band (alle ore 01.00) e dalle svizzere Country Sister (beniamine di casa, che esordiranno prima di tutti, alle 20.00). Lo spettacolo per sabato 26 giugno, denominato “American Country Night”, prevede invece la presenza degli immarcescibili Bellamy Brothers (ore 22.30), che il pubblico svizzero assolutamente adora, con a seguire nuovamente le Country Sisters (ore 00.30).
Aaron Tippin appartiene alla schiera dei nuovi tradizionalisti arrivati all’inizio degli anni ’90, quando la musica country cominciava a cambiare i suoi suoni classici per adattarsi ai nuovi gusti ed RCA Nashville gli diede l’opportunità di incidere il suo primo disco dopo anni trascorsi come autore per gente come Mark Collie, David Ball, Hank Williams jr e Charlie Pride ed aver partecipato (1986) ad una puntata televisiva di “You Can Be A Star” sulla TNN. Il suo primo successo, “You’ve Got To Stand For Something”, col suo messaggio di difesa dei valori importanti per ciascuno, divenne una hit anche per i soldati americani allora (1991) impegnati in Irak. Ex camionista (d’altronde siamo al “Trucker & Country Festival”…), ex pilota commerciale, ex body builder, la sua voce baritonale piuttosto nasale con inconfondibile accento del sud (è nato a Pensacola, in Florida) e le sue canzoni patriottiche da honky tonkers misto macho legate a temi comuni da classe media gli hanno sempre garantito un discreto successo durante tutto l’arco degli anni ’90 senza soluzione di continuità con diverse hit a scandire l’uscita dei suoi album: “There Ain’t Nothin’Wrong With The Radio”, “Honky Tonk Superman”, “That’s As Close As I’ll Get To Loving You”. Nel 1998, dopo cinque album, l’abbandono della RCA e il passaggio alla neonata Lyric Street, sussidiaria della Walt Disney, e la pubblicazione di altri tre album (“What This Country Needs” nel 1998, “People Like This” nel 2000 e “Stars & Stripes” nel 2002) con singoli potenti come “For You I Will”, “Kiss This” e “Where The Stars & Stripes And The Eagle Fly”. L’album più recente (“In Overdrive”, una raccolta di cover a tema “camionistico”) Aaron lo ha pubblicato due anni fa dopo il passaggio alla etichetta Country Crossing. La sua esibizione ad Interlaken sarà l’unica in terra europea per quest’anno oltre a quella presso il “Four Corners” di Untermeitingen (Germania), lo stesso dove ad inizio mese si è esibito Phil Vassar prima di venire a suonare a Lentate (vedi).
Bomshel è un duo nato quasi per caso nel 2004 quando Kristy Osmunson e Buffy Lawson suonavano al martedì sera presso il Tootsie’s Orchid Lounge, un famoso locale di Nashville, cercando di sfondare: in poche settimane il martedì sera diventò una serata da “tutto esaurito” e tra gli avventori alla fine arrivarono alcuni executive della etichetta Curb che proposero a Kristy (che non usava allora il suo cognome ma si faceva semplicemente chiamare Kristy O.) un contratto per un primo album che in realtà si tradusse nella pubblicazione nel 2006 di un disco EP (in inglese: extended play) contenente solo tre tracce che però fu sufficiente a far accendere molti riflettori su di loro. Il singolo “Bomshel Stomp” in particolare fece il giro di tutti i festival americani, incluso il CMA Music Festival. L’anno scorso, dopo la dipartita artistica di Buffy Lawson, il duo è stato riformato con Kelly Shepard e Curb ha pubblicato il loro primo vero album, “Fight Like A Girl”. Il loro è un country decisamente pop in cui elementi tradizionali (come il violino della Shepard) si insinuano per stemperare i toni di un genere molto carico e il loro show tende a sorprendere il pubblico con trovate esibizionistiche che ad alcuni potrebbero anche risultare esagerate (non vi dovrete stupire se le vedrete arrampicarsi sui tralicci del palco mentre suonano e cantano).
I Bellamy Brothers, anche loro nativi della Florida, oltre ad essere ospiti fissi da diversi anni del festival (nonché frequentatori assidui del continente europeo) rappresentano una buona parte della storia della musica country (e non solo) da più di quarant’anni, avendo esordito nel 1968. Il loro stile è influenzato da così tanti generi da averne creato uno tutto loro. Rock and roll, musica hawaiana, reggae, western swing, pop, rap, gospel (il loro ultimo album, “Jesus Is Coming” ne è l’esempio più evidente): David Milton e Homer Howard Bellamy non si fanno mancare niente, avendo spinto il loro genere davvero ai limiti. Una cinquantina di album, venti canzoni country numeri uno in classifica, almeno 50 grandi successi piazzati nei piani alti della classifica (“Let Your Love Flows”, “If I Said You Had A Beautiful Body” tanto per citarne un paio), uno stuolo di fans pronti a seguirli e ad applaudirli dovunque vadano ad esibirsi, una multitalentuosità che si esplica nel saper suonare una serie incredibile di strumenti musicali (pianoforte, fisarmonica, violino, banjo, tastiere, mandolino, chitarra). I fratelli Bellamy sono questo e ben di più: una esperienza dal vivo che chi non li ha mai visti deve provare.
L’ingresso giornaliero al villaggio western (con annessa entrata al tendone dei concerti) costa 62 CHF (circa 42 EUR) per venerdì 25, mentre per la giornata di sabato il costo è di 56 CHF (circa 38 EUR). I bambini sotto i 12 anni entrano gratis. Esistono poi pacchetti speciali, come il “pass festival di 3 giorni” (da venerdì a domenica) al costo di 105 CHF (71 EUR) mentre, per chi volesse strafare, esiste lo “Special Festival” che al prezzo di 104 CHF offre 2 biglietti per i concerti di sabato 26, il doppio album (cd e dvd) dei Bellamy Brothers “The Anthology Vol.1”, la partecipazione all’aperitivo “Meet & Greet” con i Bellamy Brothers e le altre stars della serata, i loro autografi e per finire il 10% di sconto sull’acquisto dei gadgets delle star di questa edizione del “Trucker & Country Festival”. E’ possibile acquistare i vostri biglietti online (con carta di credito o effettuando un bonifico bancario) sul sito del festival, www.trucker-festival.ch, che però si offre solo in lingua tedesca e francese! In alternativa è possibile telefonare, carta di credito alla mano, allo 0041338236653 dove è possibile che qualche operatore sappia parlare inglese (scordatevi l’italiano!).
Ciao Enrico! Cerco di fare il possibile, insieme a tutti quelli che tentano di parlarne in italiano. E magari di portarlo in Italia dal vivo! Continua a seguirci, e grazie del commento!
Massimo
finalmente il country in Italia !!!
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