Durante un’affollata conferenza stampa tenuta settimana scorsa alla Grand Ole Opry House Garth Brooks, l’artista che ha venduto più di ogni altro nella storia della musica country, ha annunciato il suo ritorno sulle scene dopo nove anni dal suo ritiro. Nel 2000 Brooks aveva dichiarato che la sua attività di artista lo costringeva a ritmi per lui non più sopportabili e che preferiva passare più tempo con la sua famiglia e soprattutto le sue bambine. Durante la mezz’ora in cui si è sottoposto al fuoco di fila di domande da parte della stampa presente, Garth ha specificato che al momento non è prevista nessuna data specifica né nessun evento è già stato pianificato, a parte una serie di esibizioni da tenere all’Encore Theatre presso il Casino Wynn di Las Vegas a partire dal prossimo 11 dicembre. L’accordo concluso è per un periodo di cinque anni e Garth si esibirà in show acustici comunicati a cadenze trimestrali e solo per determinate ricorrenze dell’anno. «Sarà un pò come tornare alle origini quando, prima di trasferirmi a Nashville per tentare la fortuna nella musica country, mi esibivo solo io e la mia chitarra in posti come il Wild Willie Saloon a Stillwater in Oklahoma. Desidero ricominciare con una cosa molto intima, per capire cosa piace e cosa non piace adesso alla gente. Vorrei ringraziare Steve Wynn per darmi la possibilità di esibirmi ancora per le gente in questo modo, cosa che sembrava a me ormai impossibile, e nello stesso tempo di permettermi di stare con le mie bambine. Sono ovviamente molto nervoso, ma mi piace la sensazione dell’uscire dal tetto sicuro del ritiro per tornare su un palco». Il Wynn metterà a disposizione di Brooks un jet privato per poter fare rientro dalla sua famiglia in Oklahoma appena terminati i vari spettacoli, la cui durata è prevista in un’ora e mezza ciascuno. In questi cinque anni non inciderà nessun disco e non farà nessun tour dal vivo (il periodo è stato scelto da Brooks poiché nel 2015 la sua bimba più piccola avrà compiuto 18 anni). Durante il suo discorso Brooks ha sottolineato come sia fondamentale rafforzare l’aspetto sindacale dell’industria discografica per preservare la professionalità degli artisti, dei quali è importante proteggere le canzoni dagli attacchi di internet e dei pirati informatici. «Una volta Jimmy Bowen [ex amministratore delegato della Capitol Record Nashville, ndr] mi ha detto “Non abbiamo idea di quanto potere abbiamo nelle nostre mani, dobbiamo riportare la musica al suo valore originario” ed aveva assolutamente ragione!».
Brooks è stato categorico anche sul fatto che i suoi fans non si devono aspettare di vedere le sue canzoni scaricabili tramite i-Tunes, a meno che la Apple non cambi politica e accetti che all’artista che non vuole mettere a loro disposizione solo i singoli brani sia data la possibilità di mettere a disposizione degli utenti il download dell’intero cd. Se le cose non cambiano «non vedrete mai il mio materiale lì sopra». Garth ha poi chiuso ricordando il suo enorme amore per la Grand Ole Opry: «Vorrei tanto tornare a suonare spesso all’Opry. Gli devo moltissimo. Se me lo consentiranno, lo farò». Nell’attesa di conoscere magari quello che pensate a proposito di questo annuncio, ecco quello che dovete sapere se programmerete un viaggio a Las Vegas per vedere Garth Brooks in concerto: i biglietti andranno in vendita sabato prossimo a partire dalle 11 ora di New York (le 17 da noi) e avranno un prezzo di $143 (quasi 100 euro); possono essere prenotati telefonicamente allo 001.702.770.7469 oppure online a www.wynnlasvegas.com/boxoffice . Le date confermate al momento sono: a dicembre l’11, il 12 ed il 13; a gennaio l’1, il 2, il 3 e il 22, 23 e 24; a febbraio il 12, il 13, il 14 e il 26, 27 e 28. Il venerdì lo show comincia alle 20, sabato doppio spettacolo alle 20 ed alle 22.30, domenica alle 20.
Non sarà un vero e proprio rientro ma…. bentornato Garth!