E’ scomparsa Billie Jo Spears
Billie Jo Spears, che negli anni ’70 ebbe un discreto successo andando anche a piazzarsi al numero uno con il brano “Blanket On The Ground”, è venuta a mancare ieri all’età di 73 anni nella sua casa di Vidor, in Texas.
Spears ebbe 5 brani nei primi 10 della classifica country tra il 1969 ed il 1977. Durante l’apice della sua carriera il suo sound si era decisamente rivolto verso un country pop, teso ad attirare il maggior numero di fan possibile.
Spears era nata nel 1937 a Beaumont, Texas, e fece il suo debutto a 13 anni ad un concerto country a Houston, esibendosi anche allo Louisiana Hayride. Incise il suo primo album quando era ancora un’adolescente, “Too Old For Toys, Too Young For Boys” con il nome di Billie Jean Moore. Dopo essersi diplomata iniziò a cantare nei night club e firmò il suo primo contratto discografico. I primi anni della sua carriera furono supervisionati dall’autore country/rockabilly Jack Rhodes, che grazie al suo studio di registrazione ed ai suoi contatti le fornì il materiale da cantare. Spears si trasferì a Nashville nel 1964 ottenendo un contratto con la United Artists Records, anche se i suoi primi quattro singoli non ottennero alcun successo discografico. Nel 1968 passò alla Capitol. La sua prima hit arrivò nel 1969, quando “Mr. Walker It’s All Over” balzò al quarto posto della classifica country. Arrivarono poi altri 4 brani che si insediarono stabilmente tra i primi 40 nei successivi due anni, incluso “Marty Gray” e “It Could Have Been Me”. Poi per due anni più nulla. Nel 1975 Spears fu di ritorno alla United Artists Records, che segnò anche il suo ritorno in classifica con – appunto – “Blanket On The Ground”, l’unico suo brano che sia mai riuscito ad arrivare al numero uno. A seguire arrivarono “What I’ve Got in Mind” e “Misty Blue” che si piazzarono al quinto posto. La sua ultima Top 20 fu una cover di Tammy Wynette del 1960 dal titolo “Your Good Girl’s Gonna Go Bad”.
A partire dalla metà degli anni ’80 il successo di Billie Jo Spears declinò in tutti gli Stati Uniti ma ebbe una seconda giovinezza nel Regno Unito, dove hits come “Lonely Hearts Club” e “57 Chevrolet” ebbero consensi molto maggiori rispetto al pubblico degli Stati Uniti. Billie Joe iniziò quindi a rivolgere le sue maggiori attenzioni oltreoceano, pubblicando diversi album in terra inglese (soprattutto con etichette indipendenti) che non la fecero mai smettere del tutto i contatti con il mondo discografico e con i suoi fan. Nel 1993 dovette subire un’operazione chirurgica per l’installazione di un triplo by-pass coronarico ma appena ristabilitasi riprese a girare per tutta l’Inghilterra e l’Irlanda, dove nel frattempo la sua base di appassionati si era andata sempre più ampliando.
Negli ultimi suoi dieci anni di vita era tornata pressoché stabilmente negli Stati Uniti, a Vidor (Texas), che aveva eletto a sua “casa” ufficiale.