Taylor Swift comincia col botto a Singapore il tour asiatico

Posted by CountryStateLine on 13th febbraio 2011 in Home (News)

Taylor Swift mercoledì scorso a SingaporeSingapore, Asia. E’ qui che Taylor Swift ha voluto dare il via mercoledì scorso al suo tour mondiale. Non certo, quindi, un posto dove la musica country ha un grande seguito. Il perché possiamo immaginarlo: Taylor è – dopo tanto tempo – l’unica star ancora giovanissima che sta riuscendo a fare breccia nel cuore degli adolescenti pur riuscendo a non dispiacere ai meno giovani. Il che assicura a lei e alla Big Machine (dove al momento ci sono gli strateghi del marketing più agguerriti) lo sfruttamento di un mercato, quello asiatico, sostanzialmente vergine per la country music. Con un potenziale ancora maggiore dato che Swift non vuole rivolgersi necessariamente solo agli appassionati del country.
Che siate o meno fan di questa giovane e dotata artista, le si deve riconoscere almeno che la scelta di cominciare così ad est, andando dove nessuna star della musica country viaggia granché, è stata molto coraggiosa. Sempre più stelle del country decidono di andare al massimo in Australia, il che ha più senso in effetti: il continente australiano ha una base interna crescente di appassionati del nostro genere musicale preferito, che certo è nata ben prima di Keith Urban. Ma di certo voi non direste che Singapore è la patria del country…
Taylor Swift suona l'ukulele durante il suo concerto di Singapore mercoledì scorsoAd ogni modo Taylor Swift sta portando a termine il suo tour in Asia con gli altri sei show (Osaka di stasera e i due di Tokyo di mercoledì e giovedì prossimi sono già esauriti da tempo), inclusi Giappone, Filippine e Sud Corea, prima di arrivare in Europa per una serie di spettacoli che avrà il suo inizio il prossimo 6 marzo in Belgio e che la vedrà arrivare a Milano il 15 marzo per un concerto che si avvia in prevendita a realizzare anch’esso il pienone. A fine marzo Swift rientrerà in America per una pausa prima della ripresa americana del tour a fine maggio.
Anche a Singapore Taylor ha suonato in un concerto tutto esaurito e si è esibita in versione acustica, elettrica e con ukulele. Alcuni fan si sono messi in fila 24 ore prima dell’inizio dello show: arrivando sul posto Swift ha voluto incontrarli è si è messa a chiacchierare e a scattare fotografie con alcuni di loro. Non è stata rilasciata la lista dei brani eseguiti ma – componendosi la sua discografia di soli tre dischi ed essendo lo show durato poco più di un’ora e mezza – è ipotizzabile che non abbia lasciato fuori dalla scaletta proprio nessuno dei suoi brani.
Attendo (devo dire piuttosto incuriosito) di vedere anche io per la prima volta dal vivo Taylor Swift a Milano il mese prossimo; nel frattempo tutto lascia credere che, dopo la consacrazione dell’anno scorso, il 2011 possa davvero essere l’anno della sua dominazione. Staremo a vedere.
(Per tutte le foto di questo post, scattate durante il concerto di Singapore del 9 febbraio scorso, si ringrazia la 13 Management)

Anche Craig Morgan se ne va

Posted by CountryStateLine on 12th febbraio 2011 in Home (News)

Craig MorganArriva un’altra separazione. E’ quella tra Craig Morgan e la BNA. Fonti ufficiali riportano del divorzio tra il cantante e l’etichetta discografica con la quale ha avuto la sua definitiva affermazione, dopo aver esordito con la Broken Bow piazzando successi molto interessanti come “Redneck Yacht Club” e “International Harvester”.
Mentre era con la BNA (guarda caso un’altra sussidiaria del gruppo Sony – lo stesso gruppo dal quale se ne è venuto via Alan Jackson ad inizio anno) il 46enne Morgan ha pubblicato il suo ultimo album, “That’s Why” (2008); il disco fu poi rieditato nel 2009 con l’aggiunta di due nuove canzoni inclusi i due brani “This Ain’t Nothing” e “Bonfire”. Io scommetterei che anche questa separazione sarà definita “amichevole”. Voi che ne dite?

Ricordo di Charlie Louvin, memoria dei Louvin Brothers

Posted by CountryStateLine on 11th febbraio 2011 in Home (News)

Charles Louvin (AP Photo/Mark Humphrey)Anche se con colpevole ritardo CountryStateLine non può non rendere omaggio a Charlie Louvin, popolare cantante country a cavallo tra il classico ed il gospel, scomparso lo scorso 26 gennaio all’età di 83 anni in seguito al definitivo acuirsi di un cancro al pancreas che lo aveva colpito anni fa e in seguito al quale, nel luglio 2010, era già stato sottoposto ad un intervento chirurgico.
Charlie Louvin (nella foto AP di Mark Humphrey qui a sinistra), nato a Henagar (Alabama) il 7 luglio 1927, era stato fin dagli anni dell’adolescenza la metà del celebre duo professionale dei Louvin Brothers, composto con il fratello Ira. Insieme avevano cominciato a cantare gospel e country tradizionale in una radio di Chattanooga, Tennessee, fino a quando – nel 1945 – Charlie era partito arruolato nell’esercito per servire durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi i Louvin Brothers si trasferirono prima a Knoxville poi a Memphis, lavorando di giorno e suonando di notte; diventarono membri ufficiale del Grand Ole Opry nel 1955 e ne calcarono il palco per tutto il decennio. Più di 20 delle loro canzoni entrarono in classifica. Per più di 20 anni i Louvin Brothers hanno fatto la storia della musica country.
Louvin Brothers - Country BalladsGli anni ’60 video l’inizio del declino del duo fraterno, che si divise ufficialmente nel 1963. Nel 1965 Ira rimase vittima di un incidente stradale e Charlie continuò una carriera solista che, pur in assenza di un particolare successo, proseguì fino all’anno scorso, quando pubblicò il suo ultimo album, “The Battle Rages On”. Dieci anni fa i Louvin Brothers furono iscritti ufficialmente nella Country Music Hall of Fame.
Nel suo articolo sul Los Angeles Times del 27 gennaio, Randy Lewis ha chiesto ad alcune star della musica country un pensiero sulla scomparsa di Charles Louvin. Lucinda Williams ha detto che «perdere Charlie significa aver perso uno degli ultimi padri fondatori di una musica country onesta fino al midollo (…) Charlie era eternamente giovane, impetuoso, pieno di forza e vigore e, come Hank Williams, era un vero punk nel senso buono del termine». «Non penso che tu possa trovare nessuno che faccia questo mestiere» ha detto Vince Gill «che non sia stato ispirato da loro due. Erano il perno di quel tipo di musicalità da cui molti altri hanno tratto ispirazione: gli Osborne Brothers, i Bale Brothers, i fratelli Monroe, i Wilburn Brothers, gli Everly Brothers e tanti tanti altri».
Charlie Louvin (Foto F. Schroers)Anche Emmylou Harris  in un articolo su The Tennessean lo celebra con grate parole: «Ha cambiato davvero il mondo della musica. Per quanto mi riguarda, ascoltare la sua musica ha fatto nascere in me quell’amore fiero per la musica armonica».
Charlie Louvin ha lasciato la moglie Betty e i suoi tre figli, Charlie Jr. (Sonny), Glenn e Kenneth.

(Qui a sinistra Charles Louvin durante una sua esibizione dal vivo nel 2005 – Foto F. Schroers)

La politica degli “amichevoli” divorzi

Posted by CountryStateLine on 1st febbraio 2011 in Home (News)

Alan JacksonOggi voglio riprendere e commentare insieme a voi la notizia del divorzio tra Alan Jackson (foto a lato) e la sua casa discografica, l’Arista (notizia data  due settimane fa). Per certi versi questo amichevole addio (ma esistono poi addii di altro tipo ormai?) non è una sorpresa. Riprendendo alcuni – vaghi – commenti rilasciati da AJ nel corso del 2010 il finale della loro storia poteva essere considerato per molti aspetti già scritto.
Di certo la Arista in più di vent’anni ha permesso al cantante georgiano di farsi uno dei più grandi nomi nel panorama nashvilliano moderno, e questo può avvenire solo se all’artista viene lasciata una sufficiente indipendenza artistica e produttiva (d’altronde il sodalizio con Keith Stegall ha fin dai primi anni dato ottimi frutti). Il comunicato della Sony, la “mamma” della Arista, reso noto settimana scorsa, recita semplicemente “Sony Music Nashville desidera ringraziare Alan Jackson per il loro lungo sodalizio. Con una separazione amichevole, Sony conferma che Alan ha consegnato le sue ultime incisioni alla casa discografica e gli fa i migliori auguri”.  Con l’Arista AJ ha speso finora la sua intera carriera, pubblicando il suo primo album (“Here In The Real World”) nel 1990 e il suo ultimo (“Freight Train”) quasi un anno fa.
In questi ultimi tempi, benché il fenomeno sia sempre esistito (ricordo l’altra “amichevole” separazione tra Patty Loveless e la MCA nel 1992) in generale l’impressione è che ci sia molta meno fedeltà da parte degli artisti nei confronti delle loro case discografiche. D’altra parte non è scritto da nessuna parte che si debba restare legati vita natural durante ad una etichetta, specie se questa non riesce a realizzare appieno il tuo potenziale. Allora, a maggior ragione in assenza di clausole capestro, perché non poter andarsene se per qualsivoglia motivo dove ci si trova non si ha più niente da dire? Chissà perché il pensiero di un Bob Dylan o di un Bruce Springsteen che abbandonano la Columbia sarebbe dai più considerato un’eresia quand’anche non vendessero più nulla. Read the rest of this entry »

Jimmy Buffett ricoverato per una caduta

Posted by CountryStateLine on 31st gennaio 2011 in Home (News)

Jimmy BuffettStava finendo la serie di bis del suo concerto all’Hordem Pavillion di Sydney martedì scorso quando, senza avvedersene, Jimmy Buffett si è avvicinato troppo al piccolo golfo mistico di fronte al palco e mentre pronunciava il discorso finale al pubblico («E’ stata una crociera meravigliosa, mi dispiace che sia finita…»), ha inciampato ed è caduto giù battendo la testa e rimanendo incosciente per diversi minuti mentre questa sanguinava. Soccorso dai paramedici, mentre gli spettatori venivano cortesemente pregati di lasciare il teatro poiché lo show finiva lì, Buffett è stato ricoverato in un ospedale cittadino per le necessarie cure ed è stato dimesso il giorno dopo. Jimmy aveva un ultima data australiana, quella di ieri al Viaduct Harbour di Auckland in Nuova Zelanda, che ovviamente è stata annullata per permettere all’artista il necessario recupero. Buffett ha comunque voluto rassicurare i propri fan prima di lasciare l’Australia anche attraverso un video (lo potete vedere qui), annunciando che il tour dal vivo riprenderà come da programma a Tampa, in Florida, il prossimo 16 aprile.

Jackson e Sony si separano

Posted by CountryStateLine on 21st gennaio 2011 in Home (News)

Alan Jackson (Foto Getty Images)E’ stata la sua casa discografica per 21 anni, da quando – era il 1990 – gli pubblicò il suo primo disco, “Here In The Real World”. Ieri, Alan Jackson (nella foto Getty Images qui accanto) e Sony/Arista hanno annunciato amichevolmente il loro divorzio. Sony – a quanto riportato dal sito allaccess.com – conferma che Jackson ha consegnato loro le ultime sue incisioni (in previsione probabilmente di un ultimo disco che sarà annunciato a metà 2011) e ha dato l’addio alla società. Il più recente album in studio dell’artista, “Freight Train”, è uscito a marzo dell’anno scorso seguito a novembre da un doppio album raccolta di 34 numeri uno (“34 Number Ones”, per l’appunto). In totale Jackson ha pubblicato con Sony/Arista 14 album, 2 dischi natalizi e 7 diversi tipi di compilation. Nessuna comunicazione ufficiale al momento sul futuro discografico dell’artista.

I neonati ACA incoronano Carrie Underwood

Posted by CountryStateLine on 8th dicembre 2010 in Home (News)

American Country AwardsCarrie Underwood ha dimostrato di avere ancora molto da dire in fatto di popolarità facendo piazza pulita ai primi American Country Awards (ACA) tenutisi a Las Vegas lunedì scorso e presentati all’MGM Grand da un pimpante Trace Adkins portandosi a casa tutti i sei trofei delle sei categorie in cui era stata nominata, vale a dire: Artist of the Year, Top Female Artist, Touring Artist, Album (“Play On”), Singolo (“Cowboy Casanova”) e Video Musicale di un Artista Femminile. Lady Antebellum a ruota con quattro premi: Singolo dell’Anno di un Duo/Gruppo, Singolo dell’Anno, Video Musicale e Miglior Duo/Gruppo. Tutti vinti grazie all’album “Need You Now”. Easton Corbin ha fatto centro in tutte e tre le categorie agognate dagli esordienti: Breakthrough Artist, Single e Video (questi ultimi due premi con la canzone “A Little More Country Than That”). “Hillbilly Bone” di Blake Shelton si è guadagnato il premio per il Video Musicale dell’Anno e per il Miglior Video di artista maschile.

Trace Adkins presentatore degli ACA

Trace Adkins presentatore degli ACA

A Brad Paisley il riconoscimento quale Miglior Artista Maschile mentre Josh Turner ha ricevuto il premio per il miglior singolo di un artista maschile per la bella canzone “Why Don’t We Just Dance”.
Ad Alan Jackson il trofeo “Greatest Hits”, a Rascal Flatt quello “Decade” e a Toby Keith il “Video Visionary Award”.
Gli American Country Awards non sono certo l’unico (né, almeno per il momento, il più famoso) show che assegna riconoscimenti nel mondo della musica country. E’ l’unico però dove i premi vengono assegnati esclusivamente sulla base dei voti dei fan; il che forse rende la vittoria di Underwood molto più significativa di altre…
Ma tornerò sull’argomento delle varie premiazioni country esistenti negli Usa in un altro post.
Concludo con la lista completa (con la dizione originale) dei vincitori:

  • Artist of the Year: Carrie Underwood
  • Male Artist of the Year: Brad Paisley
  • Female Artist of the Year: Carrie Underwood
  • Duo or Group of the Year: Lady Antebellum
  • Breakthrough Artist of the Year: Easton Corbin
  • Album of the Year: “Play On,” Carrie Underwood
  • Single of the Year: “Need You Now,” Lady Antebellum
  • Male Artist Single of the Year: “Why Don’t We Just Dance,” Josh Turner
  • Female Artist Single of the Year: “Cowboy Casanova,” Carrie Underwood
  • Duo or Group Single of the Year: “Need You Now,” Lady Antebellum
  • Breakthrough Artist Single of the Year: “A Little More Country Than That,” Easton Corbin
  • Touring Headline Package of the Year: “Play On Tour,” Carrie Underwood
  • Music Video of the Year: “Hillbilly Bone,” Blake Shelton ft. Trace Adkins
  • Male Music Video: “Hillbilly Bone,” Blake Shelton ft. Trace Adkins
  • Female Music Video: “Cowboy Casanova,” Carrie Underwood
  • Duo or Group Music Video: “Need You Now,” Lady Antebellum
  • Breakthrough Artist Music Video: “A Little More Country Than That,” Easton Corbin

Le candidature country ai 53esimi Grammy Awards

Posted by CountryStateLine on 7th dicembre 2010 in Home (News)

Grammy 2011Sono state rese note mercoledì scorso le candidature per i 53esimi Premi Grammy la cui assegnazione avverrà il prossimo 13 febbraio 2011 presso lo Staple Center di Los Angeles e trasmessi in diretta sulla CBS tra le 20 e le 23.30 (ora della costa est). Di seguito elenco la parte che riguarda la musica country , anche se sia i Lady Antebellum che Miranda Lambert sono stati nominati in categorie che riguardano anche altri generi musicali (che riporto indicando come NON COUNTRY). Per completezza tengo a sottolineare che il grande Marty Stuart ha ricevuto ben due candidature country ai Grammy. Una è quella – indicata qui sotto – come Migliore Collaborazione Country con Voce per “I Run To You” cantata con la moglie Connie Smith. L’altra compare nella categoria (assente dall’elenco) “Best Country Instrumental” (country strumentale) per “Hummingbyrd”, il tributo di Stuart al grande chitarrista Clarence White. Entrambi i pezzi sono contenuti nel disco “Ghost Train (the studio B session)”.
Ma ecco nel dettaglio le candidature:

Migliore Canzone Country (Best Country Song):

“The Breath You Take” — Casey Beathard, Dean Dillon & Jessie Jo Dillon, autori (George Strait)
“Free” — Zac Brown, autore (Zac Brown Band)
“The House That Built Me” — Tom Douglas & Allen Shamblin, autori (Miranda Lambert)
“I’d Love To Be Your Last” — Rivers Rutherford, Annie Tate & Sam Tate, autori (Gretchen Wilson)
“If I Die Young” — Kimberly Perry, autrice (The Band Perry)
“Need You Now” — Dave Haywood, Josh Kear, Charles Kelley & Hillary Scott, autori (Lady Antebellum)

Miglior Album Country (Best Country Album):
Up On The Ridge — Dierks Bentley
You Get What You Give — Zac Brown Band
The Guitar Song — Jamey Johnson
Need You Now — Lady Antebellum
Revolution — Miranda Lambert

Migliore Esecuzione Vocale Country Femminile (Best Female Country Vocal Performance):
“Satisfied” – Jewel
“The House That Built Me” – Miranda Lambert
“Swingin’” – LeAnn Rimes
“Temporary Home” – Carrie Underwood
“I’d Love To Be Your Last” – Gretchen Wilson

Migliore Esecuzione Vocale Country Maschile (Best Male Country Vocal Performance):
“Macon” – Jamey Johnson
“Cryin’ For Me (Wayman’s Song)” – Toby Keith
“Turning Home” – David Nail
“Til Summer Comes Around” – Keith Urban
“Gettin’ You Home” – Chris Young

Best Country Performance By A Duo or Group:
“Free” – Zac Brown Band
“Elizabeth” – Daily & Vincent
“Need You Now” – Lady Antebellum
“Little White Church” – Little Big Town
“Where Rainbows Never Die” – The SteelDrivers

Migliore Collaborazione Country con voce (Best Country Collaboration With Vocals):
“Bad Angel” — Dierks Bentley, Miranda Lambert & Jamey Johnson
“Pride (In The Name Of Love)” — Dierks Bentley, Del McCoury & The Punch Brothers
“As She’s Walking Away” — Zac Brown Band & Alan Jackson
“Hillbilly Bone” — Blake Shelton & Trace Adkins
“I Run To You” — Marty Stuart & Connie Smith

Album dell’Anno (Album Of The Year) – NON COUNTRY:
The Suburbs — Arcade Fire
Recovery — Eminem
Need You Now — Lady Antebellum
The Fame Monster — Lady Gaga
Teenage Dream — Katy Perry

Disco dell’Anno (Record Of The Year) – NON COUNTRY:
“Nothin’ On You” — B.o.B Featuring Bruno Mars
“Love The Way You Lie” — Eminem Featuring Rihanna
“F*** You” — Cee Lo Green
“Empire State Of Mind” — Jay-Z & Alicia Keys
“Need You Now” — Lady Antebellum

Canzone dell’Anno (Song Of The Year) – NON COUNTRY:
“Beg Steal Or Borrow” — Ray LaMontagne, autore (Ray LaMontagne And The Pariah Dogs)
“F*** You” — Cee Lo Green, Philip Lawrence & Bruno Mars, autori (Cee Lo Green)
“The House That Built Me” —Tom Douglas & Allen Shamblin, autori (Miranda Lambert)
“Love The Way You Lie” — Alexander Grant, Skylar Grey & Marshall Mathers, autori
(Eminem Featuring Rihanna)
“Need You Now” — Dave Haywood, Josh Kear, Charles Kelley & Hillary Scott, autori (Lady Antebellum)

Tutti i vincitori dei 44esimi CMA Awards di novembre

Posted by CountryStateLine on 6th dicembre 2010 in Home (News)

Brad Paisley e Carrie UnderrwoodSono state le due coppie più ammirate, nella celebrazione della musica country dello scorso 10 novembre, ai 44esimi CMA Awards. La prima, Brad Paisley e Carrie Underwood (nella foto), la coppia di presentatori; la seconda, Miranda Lambert e Blake Shelton, fidanzati e vincenti in categorie importanti. Paisley si è portato via anche il premio più prestigioso e ambìto, quello di intrattenitore dell’anno. Dopo essere stata candidata a ben 9 premi, Miranda Lambert si è portata via solo tre premi e si è esibita sul palco 2 volte. La cantante ha celebrato la vittoria del suo primo premio quale Vocalista Femminile dell’Anno nel giorno del suo 27esimo compleanno sinceramente emozionata, così come lo era Shelton; entrambi hanno avute parole sincere durante il loro breve discorso di ringraziamento (Blake ha vinto il suo primo premio come Artista Vocale Maschile e il premio per l’evento musicale dell’anno con Trace Adkins con la loro “Hillbilly Bone”). Miranda Lambert ha ringraziato uno dei suoi idoli, Loretta Lynn, che nel corso della serata si è unita a lei ed a Cheryl Crow per cantare una versione della hit della Lynn “Coal Miner’s Daughter” (Lynn fu la prima artista a vincere il premio come “Intrattenitrice dell’Anno” per la CMA nel 1972). In una intervista nel backstage Loretta Lynn ha dichiarato che oggi “nessuno è country come Miranda nel mondo della country music”; si può dire quindi che il futuro di Miranda è più che roseo…
Insomma, non è più il tempo di Faith Hill e Tim McGraw, o di Keith Urban e Nicole Kidman. Una nuova coppia ora domina l’attenzione con il suo stile a volte estremo country-rock-bluegrass. E’ il loro momento d’oro, una bella storia d’amore che si intreccia con le loro vicende musicali.
Brad Paisley ha ancora una volta dimostrato la sua genuinità e la sua spontaneità durante il discorso di accettazione del premio di intratteniore dell’anno: senza aver preparato niente, mentre ringraziava suo nonno, la fedeltà dei suoi fan e quella alla tradizione della musica country, si è improvvisamente sciolto alle lacrime senza più riuscire a mettere una parola dietro l’altra. E’ bello vedere tanta umiltà conservata ancora così bene.
Perfetta oltre ogni immaginazione l’esibizione dei Lady Antebellum, che hanno eseguito la loro popolarissima “Need You Now”, ormai la canzone più programmata dalle radio americane. Un pò in ombra quelle di George Strait e Alan Jackson, forse un pò amareggiati per non aver vinto nulla a questo giro.
Di seguito la lista dei vincitori (per rivedere quelle che erano le nominations cliccare qui).


Entertainer of the Year

Brad Paisley


Female Vocalist of the Year

Miranda Lambert


Male Vocalist of the Year

Blake Shelton


Album of the Year

(Premio all’artista e al produttore)

«Revolution»

Miranda Lambert

Prodotto da Frank Liddell e Mike Wrucke

Columbia Nashville


Musical Event of the Year

(Il premio va ad ogni singolo artista)

“Hillbilly Bone”

Blake Shelton con Trace Adkins

Reprise Records

New Artist of the Year

Zac Brown Band


Vocal Group of the Year

Lady Antebellum


Vocal Duo of the Year

Sugarland


Single of the Year

(Il premio va all’artista e ai produttori)

“Need You Now”

Lady Antebellum

Prodotto da Paul Worley and Lady Antebellum

Capitol Records Nashville


Song of the Year

(Il premio va agli autori)

“The House That Built Me”

Tom Douglas e Allen Shamblin


Music Video of the Year

(Il premio va all’artista e al regista)

“The House That Built Me”

Miranda Lambert

Diretto da Trey Fanjoy


Musician of the Year

Mac McAnally – Chitarra

Taylor Swift arriva in Europa nel 2011 Italia inclusa

Posted by CountryStateLine on 24th novembre 2010 in Home (News)

Speak NowTocca anche l’Italia il tour mondiale 2011 di Taylor Swift a sostegno del suo ultimo album “Speak Now”. E’ stata infatti ufficialmente confermata ieri la data del 15 marzo prossimo, quando la giovane artista pop country sarà al Forum di Assago (Milano). Le prevendite al pubblico si apriranno ufficialmente online alle 10 di venerdì 26 novembre.
Per il resto il tour prevede un giro di 87 concerti in 19 paesi sparsi nei quattro continenti durante tutto il corso dell’anno venturo. Apertura ufficiale del tour il 9 febbraio a Singapore. Le date includeranno sei spettacoli all’interno di uno stadio in terra americana: Gillette Stadium di Foxborough (Massachussets), Ford Field di Detroit, Lincoln Financial Field di Philadelphia, Arrowhead Stadium di Kansas City e il Cowboy Stadium di Dallas. Nel corso dei primi tre mesi del 2011 Taylor si esibirà tra Asia ed Europa, prima di tornare nel nord America il 27 maggio con lo show di Omaha in Nebraska. Altre date sono previste poi in Australia e Nuova Zelanda. «Sono così eccitata di tornare in giro per concerti nel 2011!» ha detto Swift «Il Fearless Tour è stato un tale divertimento e ancora più indimenticabile di quello che mi aspettavo, e non vedo l’ora di tornare là fuori e suonare le mie nuove canzoni tratte da Speak Now! I fan sono stati talmente strepitosi e sono entusiasta all’idea di cantare in nuove città intorno al mondo ed incontrare nuovi fan nel 2011.»
Ecco tutte le date del tour 2011 ad oggi:
TOUR EUROPEO
9 Feb. Singapore
11 Feb. Seoul, Sud Korea
13 Feb. Osaka, Giappone
 16 – 17 Feb., Tokyo, Giappone
19 Feb. Manila, Filippine
21 Feb. Hong Kong
6 Marzo Bruxelles, Belgio
7 Marzo Rotterdam, Olanda
9 Marzo Oslo, Norvegia
12 Marzo Oberhausen, Germania
15 Marzo Milano, Italia
17 Marzo Parigi, Francia
19 Marzo Madrid, Spagna
22 Marzo Birmingham, Regno Unito
25 Marzo Belfast, Irlanda del Nord
27 Marzo Dublino, Irlanda
29 Marzo Manchester, Regno Unito
30 Marzo Londra, Regno Unito
TOUR AMERICANO
27-28 Maggio Omaha, Nebraska
29 Maggio Des Moines, Iowa  
2-3 Giugno Ft. Lauderdale, Florida
4 Giugno Orlando, Florida
7 Giugno Columbus, Ohio
8 Giugno Milwaukee, Wisconsin
11 Giugno Detroit, Michigan
14 – 15 Giugno St. Paul, Minnesota
18 Giugno Pittsburgh, Pennsylvania
21 Giugno Buffalo, New York
22 Giugno Hartford, Connecticut
25 Giugno Foxborough, Massachusetts
30 Giugn0 Greensboro, North Carolina
1 Luglio Knoxville, Tennessee
2 Luglio Louisville, Kentucky
8 Luglio Charlotte, North Carolina
9 – 10 Luglio Atlanta, Georgia
14 Luglio Montreal, Quebec
15 – 16 Luglio Toronto, Ontario
19 – 20 Luglio New York, New York
28 Luglio Grand Rapids, Michigan
29 Luglio Indianapolis, Indiana
30 Luglio Cleveland, Ohio
2 – 3 Agosto Washington, DC
6 Agosto Philadelphia, Pennsylvania
9 – 10 Agosto Chicago, Illinois
13 Agosto Lexington, Kentucky
14 Agosto St. Louis, Missouri
18 – 19 Agosto Edmonton, Alberta
23 – 24 Agosto Los Angeles, California
1 – 2 Settembre San Jose, California
3 Settembre Sacramento, California
6 Settembre Portland, Oregon
7 Settembre, Washington
10 – 11 Settembre Vancouver, British Columbia
16 – 17 Settembre Nashville, Tennessee
21 Settembre Tulsa, Oklahoma
24 Settembre Kansas City, Missouri
27 Settembre Denver, Colorado
28 Settembre Salt Lake City, Utah
4 Ottobre Little Rock, Arkansas
5 Ottobre New Orleans, Louisiana