Lady A: infranto altro record nel primo weekend del loro nuovo tour

Posted by CountryStateLine on 3rd febbraio 2012 in Home (News)

Lady Antebellum, vincitori di un premio Grammy, hanno infranto un altro record, appartenente prima a Kenny Chesney: nel weekend di apertura della parte americana del loro “Own The Night 2012 World Tour” tenuta presso lo U.S. Cellular Coliseum di Bloomington, Illinois, hanno registrato l’affluenza di più di 32.000 fan. «Il weekend di apertura è stato più di quanto noi potessimo sognare» ha dichiarato Charles Kelley «C’era così tanta tensione ed eccitazione nervosa nei giorni immediatamente precedenti l’inizio di questo tour che ci vede per la prima volta affrontare le grandi arene. C’è così tanto lavoro e preparazione per mettere tutto insieme e alla fine non ti resta che lasciarti andare e sperare che il pubblico si presenti. E non ci hanno deluso! Onestamente siamo senza parole!»
“Own The Night 2012 World Tour”, che ha venduto più di mezzo milione di biglietti in prevendita prima dell’esordio di venerdì scorso a Tulsa, Oklahoma, proseguirà fino a fine giugno 2012 con Darius Rucker e Thompson Square ad accompagnare il trio sul palco. Anche se a dire il vero non ho capito perché lo abbiano denominato “world tour” dato che le uniche date al di fuori degli Stati Uniti a tutt’oggi risultano essere pochi show in territorio canadese tra febbraio e giugno. Verosimilmente una seconda parte del programma dovrebbe vederli tornare in Europa tra luglio e ottobre. Vi terrò aggiornati.

 

Reba McEntire muore sul set di un film in Austria. Ma non è affatto vero.

Posted by CountryStateLine on 2nd febbraio 2012 in Home (News)

La rete è uno strumento unico e innovativo, che ha cambiato per sempre la nostra vita. Ma come tutti gli strumenti, anche internet è nelle mani dell’uomo e perciò i risultati del suo uso dipendono dalle intenzioni con cui lo si maneggia. Perciò se la rete viene utilizzata da microcefali come quelli di “Global Associated Press” o di “Fake A Wish” (parodia del più serio sito di “Make A Wish”, esprimi un desiderio, che aiuta i bambini malati a realizzare un proprio sogno) gli esiti non possono che essere discutibili. Dovete infatti sapere che su tali biasimevoli siti vengono create ad arte e diffuse false notizie riguardanti celebrità appartenenti per lo più al mondo dello spettacolo e dello sport che spesso vengono riprese dai social network (e qualche volta anche dalle più sgamate agenzie) che in buona fede le rimbalzano e fanno loro eco ammantandole così di veridicità. E poiché l’unico modo per trasformare una balla in una cosa credibile è di ripeterla il maggior numero di volte possibile, ecco creata la notizia. Questi siti funzionano da anni (e non si capisce come mai ancora nessuno li abbia chiusi) ma per la prima volta questa settimana ha coinvolto il mondo della musica country. Reba McEntire (foto Todd Warshaw / Getty Images), infatti, lunedì sera si è vista rimbalzare su Twitter e sulla sua pagina Facebook la notizia della sua morte. A leggere tweet e post Reba era data morta a causa di un incidente avvenuto a Kitzbühel, in Austria, mentre stava girando un film. Apriti cielo! I fan hanno cominciato ad invadere la rete di messaggi e post commentando la (falsa) notizia e chiedendo direttamente alla star sul suo sito e attraverso il suo profilo Twitter lumi sulla faccenda. Reba è stata così “costretta” a pubblicare una dichiarazione ufficiale per smentire la sua morte nonché a “twittare” di essere viva e vegeta. «Contrariamente a quanto affermato da grottesche notizie, Reba non è morta. Né ella era in Austria al momento della sua presunta morte» è stato costretto ad affermare al Daily News il portavoce della cantante «Reba è viva e sta bene ma vorrebbe ringraziare tutti i suoi fedeli fan per essersi preoccupati.»
C’è da dire che sarebbe bastata un’analisi appena poco più attenta della notizia apparsa su Global Associated News per scoprire che si trattava di un falso: in un piccolo box nella parte bassa del sito una dichiarazione recita infatti che «questa storia è stata generata a caso usando del “modelli” generici e non è reale. Ogni riferimento a persone specifiche è stato interamente creato da visitatori del sito che hanno creato false storie inserendo un nome … a scopo di divertimento.» Solo venerdì scorso a morire secondo Twitter era stata Cher a causa di un utente che aveva creato ad arte un falso ”ri-twitt” facendolo apparire come proveniente dal profilo ufficiale della CNN. Anche in quel caso Loree Rodkin, amica intima di Cher, era stata costretta a postare a sua volta un twitt per confermare che la cantante era viva e vegeta. Insomma, mai disgiungere il buon senso dall’uso della rete! E lunga vita a Reba, che fra un mese esatto avrò l’onore e la gioia di vedere esibirsi dal vivo a Zurigo!
M.A.

Nuova label e nuovo disco per Worley

Posted by CountryStateLine on 1st febbraio 2012 in Home (News)

Quando ho incontrato Darryl Worley nel luglio dello scorso anno in occasione del suo concerto a Trezzo d’Adda ce lo aveva anticipato in conferenza stampa: la sua avventura con la Stroudavarious Records, fondata da James Stroud, era finita e con essa il progetto di un secondo disco per l’etichetta, “God & Country”, la cui uscita era previsto entro il 2011. «No, stiamo lasciando [quel progetto, nda]» aveva detto «Quella esperienza è finita. Sto fondando la mia società. Proprio recentemente abbiamo trovato un finanziatore e come ho detto continueremo il nostro lavoro con le radio che suonano country mainstream ma sono in grado di realizzare album in maniera parallela  e farli uscire in Europa e penso che saranno lavori qualitativamente superiori a quelli che potrei dare alle radio negli Stati Uniti. E la musica che porterei  qui sarebbe quella che più naturalmente mi appartiene perché voi qui amate davvero la country music, mentre quella che si suona nelle radio nel mio paese non sono più sicuro cosa sia.» Se volete rileggervi la sua conferenza stampa cliccate qui. Intanto a quelle parole sono seguiti i fatti ed ecco tornare Darryl con un album nuovo di zecca a pochi giorni dalla firma del suo nuovo contratto discografico con la Tenacity Records/Crazytown, di cui fa parte anche Bill Gentry. L’album uscirà a metà 2012 ma intanto per marzo è prevista l’uscita del primo singolo, “You Still Got It”, che è possibile già ascoltare sul suo sito e che verrà distribuito entro pochi giorni alle radio. «Sono molto entusiasta di questa nuova etichetta discografica e sono ansioso di vedere cosa il futuro ha in serbo per noi» ha scritto Worley. Poche settimane fa sono state terminate le riprese del video che accompagnerà il singolo e tutto è pronto per il lancio. In bocca al lupo a Darryl da parte di CountryStateLine!
M.A.

Foto: Kristin Barlowe

McGraw finalmente “libero” dalla Curb

Posted by CountryStateLine on 29th dicembre 2011 in Home (News)

Era ora! Persa la battaglia legale contro di lui, finalmente la Curb pubblica l’ultimo album di Tim McGraw (nella foto Michael Loccisano/Getty Images) per l’etichetta, “Emotional Traffic”, mentre McGraw sta lavorando anche ad un suo nuovo progetto musicale. Con un’altra causa legale pendente sulla sua testa, la Curb ha deciso di fare uscire “Emotional Traffic” il 24 gennaio 2012. Curb, che nel frattempo a fine novembre aveva pubblicato anche un secondo singolo da questo cd, “Better Than I Used To Be”, ha avuto come saprete (e se non sapete leggete qui il mio articolo di maggio 2011) delle beghe in tribunale circa il contratto di Tim, che ha vinto la causa intentata contro di lui guadagnandosi il diritto di firmare con un’altra casa discografica come voleva. Le due parti torneranno davanti al giudice il prossimo luglio per stabiliare se McGraw con questo abbia esaurito i suoi doveri oppure se debba a Curb un altro disco. In una dichiarazione sul suo sito internet Tim McGraw ha detto ai suoi fans di attendersi più musica da lui nel prossimo futuro.
«Ho combattuto molto duramente per la pubblicazione di “Emotional Traffic”, è un album pieno di buona musica del quale sono molto orgoglioso. È estremamente spiacevole che non sia riuscito a farlo uscire nel 2011 in concomitanza con il mio tour “Emotional Traffic” ma tutto quello che voglio fare ora è concentrarmi sulle cose positive e guardare al futuro. Sono molto eccitato pensando alla nuova musica che sto registrando ora. Per le festività ho fatto uscire una canzone natalizia dal titolo “Christmas All Over The World”; dopo Capodanno avrò fuori anche un altro mio nuovo singolo che non vedo l’ora di condividere con tutti i miei fan. Sono estremamente grato per l’appoggio e il sostegno che ho ricevuto nel corso di tutti questi anni e non vedo l’ora di iniziare questo nuovo capitolo della mia carriera.» McGraw, di cui ricordo che il primo singolo di “Emotional Traffic” (“Felt Good On My Lips”) è stata anche una numero uno, ha annunciato che la prossima estate andrà in tour per stadi con Kenny Chesney.

 

 

Wade Hayes operato di cancro al colon

Posted by CountryStateLine on 16th dicembre 2011 in Home (News)

Il primo indizio era apparso sulle sue pagine Facebook e Twitter dove, nel rendere edotti i suoi fan della cancellazione di un suo concerto a Nashville, erano state aggiunte le seguenti parole: “A causa di circostanze imprevedibili, lo show del 30 novembre al Fiddle & Steel Guitar Bar a Printer’s Alley è stato cancellato.” Poche righe che però hanno fatto subito venire il sospetto che qualcosa fosse successo. Così si è scoperto che Wade Hayes (foto Getty Images), 42 anni, uno dei più talentuosi, eclettici e sottovalutati artisti country di Nashville, era stato colpito da un cancro al colon che nel suo quarto stadio di evoluzione si era esteso al fegato.
Ora sappiamo che una settimana fa Wade è stato sottoposto ad una operazione chirurgica  per l’asportazione del cancro che è stata definita come una operazione ben riuscita. I familiari hanno dichiarato che ora Hayes sta recuperando le forze, che la prognosi è molto buona e ora faranno seguito sei mesi di trattamento chemioterapico. Hayes, che in quattro anni tra il 1994 ed il 1998 conquistò fama e popolarità con un album d’esordio e due successivi dischi che lo lanciarono nel grande giro, piazzò tra il ’94 ed il ’95 ben quattro Top 10 consecutive. Il suo album più recente risale al 2009 e si intitola “Place To Turn Around”.
Molti di voi ricorderanno alcune sue canzoni, avendole magari anche ballate sulle piste dei locali country: “Old Enough To Know Better” (diventata anche numero uno in classifica), “On A Good Night”, “It’s Over My Head”, “This Is The Life For Me” e “Our Time Is Coming”. Paradossalmente, proprio Hayes aveva preso parte l’anno scorso a Nashville alla grande manifestazione “Stars Go Blue for Colon Cancer” organizzata per raccogliere fondi per la cura del cancro al colon, evento organizzato dalla musicista di Nashville Charlie Kelley, che ha sconfitto definitivamente il suo cancro al colon nel 2008. In quella occasione Hayes aveva parlato a riguardo dell’importanza che per lui aveva sostenere questa organizzazione: «Ogni volta che potrò aiutare la ricerca contro il cancro lo farò perché questo intero mondo è strano e nessuno di noi può sapere quando potrebbe avere bisogno di aiuto lungo il suo cammino». In quella occasione egli ammise che ad un parente vicino era stato diagnosticato un cancro terminale al colon.
I migliori auguri di completa guarigione da parte di CountryStateLine a Wade Hayes.

E’ scomparsa Billie Jo Spears

Posted by CountryStateLine on 15th dicembre 2011 in Home (News)

Billie Jo Spears, che negli anni ’70 ebbe un discreto successo andando anche a piazzarsi al numero uno con il brano “Blanket On The Ground”, è venuta a mancare ieri all’età di 73 anni nella sua casa di Vidor, in Texas.
Spears ebbe 5 brani nei primi 10 della classifica country tra il 1969 ed il 1977. Durante l’apice della sua carriera il suo sound si era decisamente rivolto verso un country pop, teso ad attirare il maggior numero di fan possibile.
Spears era nata nel 1937 a Beaumont, Texas, e fece il suo debutto a 13 anni ad un concerto country a Houston, esibendosi anche allo Louisiana Hayride. Incise il suo primo album quando era ancora un’adolescente, “Too Old For Toys, Too Young For Boys” con il nome di Billie Jean Moore. Dopo essersi diplomata iniziò a cantare nei night club e firmò il suo primo contratto discografico. I primi anni della sua carriera furono supervisionati dall’autore country/rockabilly Jack Rhodes, che grazie al suo studio di registrazione ed ai suoi contatti le fornì il materiale da cantare. Spears si trasferì a Nashville nel 1964 ottenendo un contratto con la United Artists Records, anche se i suoi primi quattro singoli non ottennero alcun successo discografico. Nel 1968 passò alla Capitol. La sua prima hit arrivò nel 1969, quando “Mr. Walker It’s All Over” balzò al quarto posto della classifica country. Arrivarono poi altri 4 brani che si insediarono stabilmente tra i primi 40 nei successivi due anni, incluso “Marty Gray” e “It Could Have Been Me”. Poi per due anni più nulla. Nel 1975 Spears fu di ritorno alla United Artists Records, che segnò anche il suo ritorno in classifica con – appunto – “Blanket On The Ground”, l’unico suo brano che sia mai riuscito ad arrivare al numero uno. A seguire arrivarono “What I’ve Got in Mind” e “Misty Blue” che si piazzarono al quinto posto. La sua ultima Top 20 fu una cover di Tammy Wynette del 1960 dal titolo “Your Good Girl’s Gonna Go Bad”.
A partire dalla metà degli anni ’80 il successo di Billie Jo Spears declinò in tutti gli Stati Uniti ma ebbe una seconda giovinezza nel Regno Unito, dove hits come “Lonely Hearts Club” e “57 Chevrolet” ebbero consensi molto maggiori rispetto al pubblico degli Stati Uniti. Billie Joe iniziò quindi a rivolgere le sue maggiori attenzioni oltreoceano, pubblicando diversi album in terra inglese (soprattutto con etichette indipendenti) che non la fecero mai smettere del tutto i contatti con il mondo discografico e con i suoi fan. Nel 1993 dovette subire un’operazione chirurgica per l’installazione di un triplo by-pass coronarico ma appena ristabilitasi riprese a girare per tutta l’Inghilterra e l’Irlanda, dove nel frattempo la sua base di appassionati si era andata sempre più ampliando.
Negli ultimi suoi dieci anni di vita era tornata pressoché stabilmente negli Stati Uniti, a Vidor (Texas), che aveva eletto a sua “casa” ufficiale.

 

 

Reba, Skaggs, Lonestar, Asleep e Charlie Pride al 15° International Festival of Country Music

Posted by CountryStateLine on 12th dicembre 2011 in Home (News)

Dopo il definitivo forfeit dei Little Big Town (dovuto a vincoli contrattuali legati alla registrazione di un disco), che aveva determinato una sorta di “limbo” a impedire il lancio pubblicitario, è stata finalmente ufficializzata pochi giorni fa – con conseguente apertura delle prevendite nella giornata di sabato – la line-up che salirà sul palco del 15esimo International Festival of Country Music. Una line-up stellare che nel 2012 volerà dagli Stati Uniti all’Europa per sole quattro date che vi consiglio caldamente di prendere in considerazione nella programmazione delle vostre vacanze il prossimo anno: Reba McEntire, Ricky Skaggs e i suoi Kentucky Thunder, Lonestar e Asleep at the Wheel saranno il 26 febbraio alla Wembley Arena di Londra (Inghilterra), il 29 febbraio alla Odissey Arena di Belfast (Irlanda del Nord), il 2 marzo all’Hallenstadion di Zurigo (Svizzera) per chiudere il 4 marzo alla SAP Arena di Mannheim (Germania). Unicamente per la data di Londra (almeno per il momento) è prevista la presenza anche del grande Charlie Pride. Un’ulteriore sontuosa messe di artisti country faranno da corollario a questa strepitosa formazione, anch’essa per ora prevista solo nella serata alla Wembley Arena: dalla leggenda rockabilly Narvel Felts al re del cajun Jo-El Sonnier al texano George Ducas; da George Hamilton IV a John McNicholl. Sinceramente parlando, una line-up così maestosa nella mia seppur breve carriera di fruitore di musica country dal vivo in Europa non l’avevo mai vista.
Ma perché – penserete – se si tratta di un festival così grande e per di più giunto alla sua quindicesima edizione non ne abbiamo mai sentito parlare? Semplice: perché la 14esima edizione risale ormai al lontano 1991 (io mi ero appena diplomato!) quando l’impresario Mervyn Conn, dopo aver organizzato un’impegnativa edizione (allora di due giorni) con ospiti (tra gli altri) del calibro di Johnny Cash, Tammy Wynette, Charlie Louvin, Crystal Gayle e Jean Shepard, decise che si sarebbe preso una pausa di riflessione. Pausa che è durata 20 anni giusti giusti. Conn dal 1969 è l’organizzatore della tappa a Wembley di questo festival: la prima edizione vide salire sul palco nientemeno che Bill Anderson, Loretta Lynn, John Wesley Ryles, Conway Twitty e Charlie Walker. Ma in 22 edizioni tutte le star più famose che volevano provare a suonare in Europa sono passate dall’International Festival of Country Music di Londra: Roy Acuff, Tex Ritter, Waylon Jennings e Jessi Colter, Hank Williams jr. & The Drinking Cowboys, Ernest Tubb & The Texas Troubadours, Dolly Parton, Johnny Paycheck, Bill Monroe, George Jones, Mary Chapin Carpenter, Willie Nelson, Emmylou Harris, Suzy Boggus, Boxcar Willie, Rosie Flores, Billy Joe Shaver, Keith Whitley, Patty Loveless, gli Exile, Becky Hobbs, The Nitty Gritty Dirt Band, Gene Watson, John Schneider (Bo Luke della serie tv “Hazzard”), Tanya Tucker e tantissimi altri. Ora ha deciso di rimettersi in gioco e farlo alla grande, estendendo alle platee di altre tre città europee il piacere di vedere dal vivo queste assolute, fenomenali e meravigliose stelle della country music americana.
M.A.

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ACA 2011: cronaca di una serata. Il trionfo di Aldean. Swift a secco.

Posted by CountryStateLine on 11th dicembre 2011 in Home (News)

Jason Aldean  (foto a lato con, in senso orario partendo da sinistra, Trace Adkins con Kristen Chenoweth e Carrie Underwood) ha preso la maggior parte dei riconoscimenti (dalla classica forma di chitarra elettrica Fender) lunedì notte alla seconda edizione degli annuali ACA (American Country Awards): sei, tra cui Artista dell’Anno e Album dell’Anno con “My Kinda Party”. «E’ stato un anno fenomenale» ha detto Aldean quando è salito sul palco per la sesta volta «E’ un po’ ridicolo adesso… Ho così tante persone da ringraziare… Potrei stare qui sopra per un’ora e ringraziare tutti quelli di cui ho avuto bisogno: la mia band, tutti quelli che hanno suonato nei miei dischi, tutto il mio entourage che mi segue in giro, i fan per essere venuti ai miei spettacoli… E’ sicuramente il mio tipo di festa [my kinda party, è il titolo del suo ultimo album appunto, ndr]». Oltre ai già citati premi Jason si è portato via anche il premio per Singolo dell’Anno da parte di un Artista Maschile, per Singolo dell’anno come Collaborazione Vocale insieme a Kelly Clarkson (“Don’t You Wanna Stay”) e per la qualità/resa del suo tour (Touring Act of the Year). Davvero un lungo party per Aldean, quest’anno, in cui più di un milione di fan ha partecipato ad una o più tappe del suo tour ed in cui il suo ultimo album (di platino, il cd country che finora ha venduto di più nel 2011) ha generato quattro singoli notevoli. Strano come le cose cambino, a volte, dato che per anni Jason è stato pressoché ignorato.

A Toby Keith (foto Christopher Polk / Getty Images a destra), che di solito non riceve dei trattamenti particolarmente benevoli da parte dei critici al momento dell’assegnazione di un qualche premio, ha ricevuto un importante riconoscimento (quello di Artista del Decennio), ottenuto grazie al fatto che è stato l’artista più trasmesso in radio negli ultimi 10 anni, ed in chiusura di serata ha cantato “Red Solo Cup”. «Grazie molte» ha detto ritirando il premio «Diavolo, chiunque può avere una buona decade no? Finché i fan continuano a venire ai tuoi concerti. Voglio ringraziare soprattutto i fan. Siete voi ragazzi che fate in modo che noi si possa continuare a uscire là fuori a suonare, voi che continuate a chiederci di suonare la nostra musica e che ci tenete in questo business. Abbiamo avuto dieci grandissimi anni e speriamo di averne altrettanti. Sono pronto a festeggiare qui a Las Vegas!»

Brad Paisley (assente alla premiazione) ha vinto il premio come “Artista Maschile dell’Anno”. Carrie Underwood ha vinto per la categoria Canzone dell’Anno da parte di una Cantante Femminile con “Mama’s Song”. Carrie ha “soffiato” il premio a Miranda Lambert, Reba McEntire, Sara Evans e Taylor Swift (assente e a mani vuote nonostante sei candidature) e ha vinto anche quello per il Video Musicale dell’Anno da parte di un’artista femminile per la stessa canzone e quello per Artista Femminile dell’Anno.
Underwood ha detto dal palco «Avete votato come dei matti!» e ha ringraziato Dio per «aver dato alla country music i migliori fan del mondo». Non ha tutti i torti vero?

Chris Young è ripartito dalla Grand MGM Arena di Las Vegas con i premi “Breakthrough Artist of the Year” (difficile tradurre. Diciamo che ha realizzato i migliori risultati dell’anno come artista singolo) e Singolo dell’Anno per il suo successo “Voices”, che ha cantato prima di ricevere il premio. Anch’egli ha ringraziato i fan. «Voi ragazzi siete il motivo per cui noi siamo qui sul palco», ha detto.

Blake Shelton si è preso il premio per il Video dell’Anno da parte di un Artista Maschile per “Who Are You When I’m Not Looking”. Egli ha dedicato il riconoscimento a suo padre, che è tornato a casa in Oklahoma, dopo aver resistito ad «un paio di settimane molto dure», secondo quanto detto dallo stesso Shelton (è stato recentemente ricoverato in ospedale per polmonite).

A Scott McCreery, che ha cantato “The Trouble With Girls” e ha ringraziato Gesù e il programma “American Idol” che lo ha reso famoso, il premio per Miglior Nuovo Artista. Thompson Square si sono portati a casa il riconoscimento “Singolo dell’Anno da parte di un Gruppo” oltre a quello come Nuovi Artisti per “You Gonna Kiss Me or What?” «Questa è la prima volta in assoluto che vinciamo qualcosa, quindi abbiate pazienza!» ha detto Keifer Thompson, la metà del duo marito-moglie. Pistol Annies, trio formato da Miranda Lambert (nella foto Getty Images a sinistra in abito da sera sul palco degli ACA), Ashley Monroe e Angaleena Presley, hanno suonato il loro primo singolo “Hell On Heels” mentre altre performance sono state quelle di The Band Perry e Eli Young Band.

Sono i fan a votare e assegnare i premi e forse è per questo che quasi tutti gli artisti li hanno ringraziati mentre ritiravano i loro premi. Agli Alabama è stato assegnato il premio “Greatest Hits”. Davvero una seconda grandiosa giovinezza ed un giusto premio per il loro incomparabile contributo alla country music e per i loro impressionanti 43 brani numeri uno ammassati in carriera. «Sono così orgoglioso di avere avuto l’opportunità di condividere questo con i nostri fan in giro per il mondo che sono stati così fantastici con noi in tutti questi anni» ha detto Randy Owen dopo aver suonato col suo gruppo la classica “Mountain Music” «E stasera condividiamo questa eccezionale libertà di suonare la nostra musica grazie a tutti quegli uomini e donne che in tutto il mondo servono il nostro paese. Vi ringrazio, Dio vi benedica.»

I conduttori della serata, Trace Adkins e l’attrice Kristen Chenoweth, arrivata con uno scollatissimo vestito da sera, hanno scherzato tra di loro per tutta la durata dello show. Uno dei momenti più divertenti è stato quando Trace è entrato sul palco trasportando Kristen (che è fisicamente quasi la metà di lui) con una specie di zaino porta neonati (foto Getty Images a destra). D’altronde quello sulla  differenza tra le loro costituzioni fisiche è stato l’argomento di scherzo principale tra i due.

Di seguito tutti i premi assegnati.

  • Artist of the Year: Jason Aldean
  • Male Artist of the Year: Brad Paisley
  • Female Artist of the Year: Carrie Underwood
  • Group of the Year: Lady Antebellum
  • New Artist of the Year: Scotty McCreery
  • Breakthrough Artist of the Year: Chris Young
  • Album of the Year: My Kinda Party, Jason Aldean
  • Single of the Year: “Voices,” Chris Young
  • Single of the Year, Male Artist: “Who Are You When I’m Not Looking,” Blake Shelton
  • Single of the Year, Female Artist: “Mama’s Song,” Carrie Underwood
  • Single of the Year by a Group: “Are You Gonna Kiss Me or Not,” Thompson Square
  • Single of the Year, New Artist: “Are You Gonna Kiss Me or Not,” Thompson Square
  • Single of the Year, Vocal Collaboration: “Don’t You Wanna Stay,” Jason Aldean and Kelly Clarkson
  • Touring Artist of the Year: Jason Aldean
  • Music Video of the Year: “Who Are You When I’m Not Looking,” Blake Shelton
  • Music Video, Male Artist: “Who Are You When I’m Not Looking,” Blake Shelton
  • Music Video, Female Artist: Carrie Underwood, “Mama’s Song”
  • Music Video, Duo, Group or Collaboration: “Don’t You Wanna Say,” Jason Aldean and Kelly Clarkson
  • Music Video, New Artist: “Are You Gonna Kiss Me or Not,” Thompson Square
  • Greatest Hits Award: Alabama
  • Artist of the Decade: Toby Keith

PER LE FOTO DELL’ARTICOLO SI RINGRAZIA:
GETTY IMAGES (Ethan Miller, Christopher Polk)

 

 

Trace Adkins al secondo ACA. Battaglia tra tra Jerrod Niemann e Chris Young

Posted by CountryStateLine on 5th dicembre 2011 in Home (News)

Per il secondo anno consecutivo Trace Adkins condurrà stasera dalla Grand MGM Arena di Las Vegas gli American Country Awards (diretta su canale FOX alle 20 ora di New York, cioè  alle 2 della notte di martedì 6 in Italia). L’anno scorso a dire la verità  è stato un presentatore un po’ atipico sul palco: si sa, come ho già rimarcato nella mia recensione del festival Country Night di Gstaad (vedi), che Trace non è certo un gran intrattenitore e che accostare il suo nome al sostantivo presentatore sia un vero e proprio ossimoro. Ma Adkins deve essere piaciuto perché gli organizzatori non ci hanno pensato su due volte prima di riconfermarlo alla conduzione di questa seconda edizione. «L’anno scorso» ha detto Trace «ho approcciato la cosa con un comportamento da anti-presentatore. Ogni volta che pensavo che il mio copione non fosse abbastanza divertente avevo sempre da ridire… Mi sono divertito a fare quella roba e probabilmente anche quest’anno mi comporterò alla stessa maniera, peggio per loro!» Adkins ha anche rivelato le sue sensazioni riguardo la conduzione fatta l’anno scorso: «Quando ero sul palco fino ad un certo punto ero nervoso e spaventato che non stessi facendo molto bene, e probabilmente non ho fatto molto bene; ma poi mi sono quantomeno abituato al fatto che probabilmente non stessi facendo bene…»
Quest’anno Adkins sarà affiancato dalla giovane cantante e attrice Kristin Chenoweth (nella foto a destra) e siccome tra i due c’è una differenza di altezza di più di mezzo metro già ci si prepara a tutta una serie di scherzi e battute che Trace le farà durante la diretta televisiva. «La cosa che più mi ha colpito quando mi hanno detto che Kristin mi avrebbe affiancato è stata “Ok, sarà un bel contrasto perché lei è piccolina”» ha spiegato Adkins «Prima o poi gliela farò notare… la sua bassezza intendo. Qualcuno dovrà seguirla portandole una cassetta di frutta dove farla salire!»
Nominations. La battaglia più agguerrita sarà tra Jerrod Niemann e Chris Young, che insieme hanno raccolto ben otto nomination!
Per Chris Young (foto RCA Nashville a sinistra) si tratta della sua prima avventura agli ACA ed è pronto a godersi la serata. «Sono eccitato!» ha dichiarato Chris «Questa è la prima volta in assoluto che vengo agli American Country Awards. L’anno scorso non sono riuscito a venire perché credo fossimo impegnati in una data dal vivo.»  Mentre prosegue la sua ascesa nel mondo della musica country, Chris si diverte partecipando a questo genere di show e provando su se stesso il cameratismo che inevitabilmente si accompagna a questo genere di eventi. «Mi piace andare alle serate di premiazione adesso che alla fine passo più tempo nel backstage piuttosto che seduto tra il pubblico» dice «perché via via riesco a conoscere diversi artisti e fare cose come quest’anno, in cui mi sono esibito per la prima volta dal vivo ai Country Music Awards. E per fare cose così devi stare più tempo nel backstage. E non è come quando il tuo premio viene annunciato, che sei seduto tra il pubblico. Essere premiato significa che devi andare nel retropalco e nell’attesa che ti chiamino fuori per ritirarlo sei lì che ti diverti con tutti. Non so se tutti lo fanno… Non so se posso farlo o se posso dire certe cose… ma è un gran divertimento! Sapete? E’ come una gran comitiva di amici country.»
A Jerrod Niemann (qui a destra) piace invece l’idea che i premi assegnati agli ACA siano totalmente decidi dal pubblico. «E’ sempre una bella cosa coinvolgere i fan in situazioni come questa … permettere che i fan votino un intero show finalizzato alla premiazione penso che sia la cosa più figa che ci sia perché sono i fan che investono tempo e denaro, e passione e cuore… Proprio come noi che usciamo lì fuori per portare la nostra musica. E quindi quando loro accettano di fare questo investimento, e quindi ti fanno capire che gli importa, penso che dovrebbero avere sempre voce in capitolo.»
Per vedere  le categorie e le candidature cliccate QUI.

Sugarland a giudizio per il crollo del palco dello scorso agosto in Indiana

Posted by CountryStateLine on 1st dicembre 2011 in Home (News)

Gli Sugarland (nella foto AP di Mark Humphrey Jennifer Nettles e Kristian Bush, componenti del duo country) sono stati citati in giudizio da quasi 50 persone in relazione al mortale crollo del palco attrezzato per il concerto che avrebbero dovuto tenere nella serata del 13 agosto scorso durante l’Indiana State Fair a Indianapolis. C’era moltissimo vento forte, quella sera. Il duo avrebbe dovuto salire sul palco di lì a pochi minuti quando – lo ricorderete - la struttura collassò (foto in basso) determinando il crollo della copertura sopra il palco, che investì in pieno parte del pubblico ammassato nei pressi in attesa dell’inizio dello show. Più di 40 persone furono più o meno seriamente ferite mentre – purtroppo – altre sette persero la vita, secondo il bilancio finale. Gli Sugarland sono stati chiamati in giudizio da 44 persone in un procedimento civile e penale che è stato istruito lo scorso 22 novembre presso la Marion Superior Court di Indianapolis.
Secondo la Associated Press i querelanti hanno citato violazioni ed inadempienze che riguardano la minima diligenza e la responsabilità della struttura. Sono stati chiesti danni generici agli Sugarland, ai produttori, ai tecnici montatori del palco ed altri coinvolti con quello show del 13 agosto. Secondo quanto affermato da Mario Massillamany, avvocato dell’accusa, il contratto degli Sugarland per quella sera prevedeva espressamente che il duo avesse la parola finale sulla effettuazione o meno dello spettacolo in base alle condizioni meteorologiche, facendo ricadere su di loro l’intera responsabilità. «Sfortunatamente» dice «questa tragedia si sarebbe potuta evitare se le parti responsabili si fossero preoccupate un po’ di più delle 12mila persone che erano giunte per vedere il concerto.»
Al  momento altre due citazioni in giudizio sono state depositate per conto di altre vittime del palco collassato. Staremo a vedere come fa a finire.
Qui potete vedere cosa successe la sera del 13 agosto scorso.