Eric Heatherly, “a solo” – Centro Congressi Milanofiori (MI), 19 novembre 2010

Eric Heatherly "a solo"

Eric Heatherly "a solo"

Dopo aver visto Eric Heatherly nel concerto “a solo” dello scorso venerdì 19 novembre al Centro Congressi di Milanofiori di una cosa sono assolutamente certo: se è riuscito a fare ciò che ha fatto con la sola sua chitarra acustica, con una band questo talentuoso  cantante da Chattanooga, Tennessee, può davvero fare una sfracello! E lo stesso Eric me lo ha confermato nella nostra breve chiacchierata dopo la sua performance, dopo la quale ci siamo entrambi augurati di poterlo verificare quanto prima in un altro concerto in terra italiana a ranghi completi. In ogni caso la sua performance è stata un piacevole intrattenimento in chiusura della prima serata del Campionato Internazionale Italiano  di Country & Western Dance organizzato da AICOWED sotto gli auspici della World Country & Western Dance Federation valevole per la qualificazione ai Campionati del Mondo che si svolgeranno sempre a Milano dal 27 al 30 dicembre 2010.

Ballerini sempre in pista

Ballerini sempre in pista

Eric ha assistito a tutte le esibizioni dei campioni di ballo per poi salire sul piccolo palco per lui preparato e con la chitarra trascinare la cinquantina di ballerini rimasti sulla grande pista in legno dopo la fine delle gare ufficiali. Lo show di Heatherly è cominciato con due bellissime canzoni tratte dal suo primo album (“Swimming In Champagne”), “I Just Break ‘Em” e “Someone Else’s Cadillac” per poi offrire la versione a solo di quasi tutte le tracce del suo ultimissimo (e davvero notevole) “2 High 2 Cry” ( vedi recensione): “Close”, il primo singolo “Too High To Cry”, “Unforgettable”, “She Likes It On Top”, “Somebody’s Baby”, “Make Me An Offer (I Can’t Refuse)” e “Mood Ring” per poi chiudere con “Last Man Committed”, che nel 2002 avrebbe dovuto essere il primo singolo di un disco, “Sometimes It’s Just Your Time”, che non vide mai la luce. Non poteva ovviamente mancare l’esecuzione della sua versione di “Flowers On The Wall”, il suo primo grande successo preso “a prestito” dagli Statler Brothers, chiamato a gran voce dal pubblico (vedi). Ogni canzone di Eric è stata accompagnata dai ballerini in pista, che con il loro talento non hanno mai faticato a trovare il passo “in line” giusto da ballare sulle sue note. Più volte hanno ricevuto i suoi ringraziamenti ed il suo applauso dal palco. Nell’encore ancora un brano dall’album “Swimming In Champagne” (“Wrong Five O’Clock”) e la chiusura con nientemeno che “Ghost Riders In The Sky”. Più country di così…
L’ora di concerto è trascorsa velocemente, dopo la quale Eric si è intrattenuto molto piacevolmente e con grande disponibilità con chi voleva foto e autografi.
M.A.

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