Archive for ottobre, 2012

Garth Brooks membro della Country Music Hall of Fame. Dopo Las Vegas? “Forse torno in tour…”

Posted by CountryStateLine on 29th ottobre 2012 in Home (News)

Fra tre settimane Garth Brooks (nella foto AP a destra) saluterà il palco del Casino Wynn di Las Vegas e partirà per altri lidi. Il 17 novembre prossimo, infatti, avrà luogo l’ultimo “one man show” dell’ex re Mida di Music City che chiuderà i tre anni di esclusiva che firmò con Mr. Wynn e che nel dicembre 2009 vide Brooks uscire dal ritiro in cui si era chiuso nel 2001 per raccontarsi in una lunga serie di concerti intimistici uomo e chitarra definiti dal Las Vegas Weekly “quanto di meglio mai apparso su di un palco di Las Vegas” ad una platea di fortunati fan. «Mi sono assolutamente divertito durante tutto questo periodo al Wynn» ha detto Garth in un’intervista «Mr.Wynn mi aveva detto che il pubblico del Wynn era uno dei migliori del mondo e aveva ragione. Per quanto riguarda Steve Wynn, è uno dei tipi più brillanti con cui abbia mai avuto il piacere di parlare o che abbia mai avuto il piacere di ascoltare. Fa tutto al meglio ed è il boss migliore e più alla mano per cui abbia mai lavorato. Semplicemente lo adoro!» Forse lo adorerà anche perchè a fine 2010 era riuscito a far lievitare il prezzo dei biglietti del suo spettacolo da 147 dollari a oltre 250, il che generò non poche polemiche su quanto valesse la pena di pagare per la “intimità” di quei concerti. Wynn si giustificò dicendo che era come trovarsi con Garth nel salotto di casa sua; anche se il Wynn Theatre non è la sala più grande del mondo ci si chiese quanto potesse essere grande il salotto di casa Brooks… In realtà la firma del contratto nel 2009 prevedeva un impegno quinquennale, che poi per motivi ignoti si è ridotto in corso d’opera. Wynn lascia comunque le sue porte aperte e Brooks potrà tornare in Nevada quando vuole. Ma cosa c’è in serbo per il futuro? Lo vedremo.
Intanto possiamo dire cosa hanno avuto in serbo gli altri per lui. Lo scorso 21 ottobre, infatti, insieme a Connie Smith e ad Hargus “Pig” Robbins, Garth è stato ufficialmente reso membro della Country Music Hall of Fame. La cerimonia di investitura – presenti tra il pubblico un esercito di stelle della musica country di ieri e di oggi, tra cui Barbara Mandrell, Ricky Skaggs, Bobby Braddock, Vince Gill, Merle Haggard, Jean Shepard, Jimmy Fortune degli Statler Brothers e, ovviamente, il marito di Connie Smith, Marty Stuart – si è svolta sabato scorso a Nashville e per il cantante, accompagnato dalla moglie Trisha Yearwood, è stata un’emozione indescrivibile tanto che per quasi tutta la durata dell’evento le lacrime ai suoi occhi non sono mai scomparse. «Questo è il giorno più grande della mia carriera musicale, ad oggi» ha detto Garth dal palco «Ma i giorni più grandi della mia vita sono seduti in prima fila, sono quelli in cui ho avuto la fortuna di diventare il padre di Taylor, August e Allie. Vi voglio bene, ragazze, voi siete i più grandi giorni della mia vita. Non so se lo sapete ma noi genitori giudichiamo il successo della nostra intera vita vedendo lo sguardo negli occhi dei nostri figli quando ci guardano. Quando sarà il mio turno di andare spero che vi rimanga la sensazione di un padre che vi ha amato davvero quanto più è possibile vicino a quanto davvero vi amo io.»
A chiamarlo per ricevere l’investitura è stato il suo mito George Strait, colui per il quale nel 1981 (dopo averlo sentito cantare alla radio il suo primo successo “Unwound”) decise che la musica country sarebbe stata il suo destino, scrivendo quasi di getto “Much Too Young (To Feel This Damn Old)” e sperando che egli avrebbe accettato di inciderla. «Non ci ha provato seriamente» Strait ha detto nel corso della serata «Altrimenti questa sarebbe stata una mia canzone. Io ho bisogno di brani come questo!» E poi, ricordando gli inizi di Brooks, ha aggiunto: «Avevo sentito parlare di lui, avevo letto che i suoi show erano esplosivi, che si arrampicava sulle corde, che sfasciava chitarre. Pensai: ma questa è musica country, mica può fare cose del genere! Ma devo ringraziarlo perché ha portato così tanti nuovi fan alla country music e ci ha aiutati tutti!»
«
Quando venni  qui a Nashville io volevo solo scrivere canzoni, niente di più.» ha affermato Garth durante un’intervista per Inside Music Row «Arrivai con in tasca “Much Too Young” per George, non avevo nessun sogno particolare e nessuna aspirazione. Non avevo inciso dischi, non avevo fatto tour… Volevo solo scrivere canzoni. E’ pazzesco, perché forse già allora sapevo che il più grande onore in questa città è essere considerati autori di musica. Quindi già allora la Country Music Hall of Fame per me era un sogno  ed oggi farne parte mi fa sentire così umile…» Invece “Much Too Young (To Feel This Damn Old)” è diventata il primo ed indimenticabile successo di Garth Brooks, dando il via alla sua fenomenale carriera negli Stati Uniti e nel mondo. Ma la soddisfazione finalmente è arrivata, perché in apertura di serata George Strait quella canzone l’ha cantata davvero (e ragazzi che versione! Solo King George poteva rendere una versione senza far rimpiangere Garth!). Gli altri suoi brani che hanno fatto parte della colonna sonora della serata sono stati “The River” e “That Summer” cantata con Bob Seger (con Trisha a fare in entrambi da background vocal). Ad esibirsi sono saliti anche Ronnie Dunn, Vince Gill, Ronnie Milsap, Crystal Gayle e James Taylor (un altro mito ispiratore di Brooks) prima del brano finale a chiusura della serata (“Will The Circle Be Unbroken”) che per tradizione è cantato insieme da tutti i membri della Country Music Hall of Fame presenti in sala.

Cosa dobbiamo aspettarci adesso che il contratto con il Wynn di Las Vegas è giunto al termine, Mr. Brooks sta per tornare a tempo pieno con la sua famiglia alla sua villa di Owasso in Oklahoma e le sue bambine non sono più così piccole? Altri dischi, un altro tour? «Il mercato discografico è cambiato molto in questi anni, non mi vedo in grado di incidere un altro disco nel mio immediato futuro» ha detto GB a Inside Music Row «Ma a riguardo del tornare in tour, direi che in un paio di anni mi piacerebbe tornare ad infiammare Nashville».
Io non aspetto altro, caro Garth!

M.A.

CMA Awards 2012. Commento e lista candidature.

Posted by CountryStateLine on 26th ottobre 2012 in Home (News)

Parlando dei 46esimi CMA Awards, che avranno luogo il prossimo 1° novembre a Nashville e che saranno presentati per la quinta volta consecutiva da Brad Paisley e Carrie Underwood, sinceramente io sono felice già solo per il fatto che Martina McBride sia ancora tra le candidate come Female Vocalist of the Year e altrettanto sinceramente, guardando le altre colleghe in lizza con lei per il titolo (anche se qui so di essere spudoratamente di parte), meriterebbe che le fosse assegnato fin d’ora. Sarebbe il quarto, meritatissimo per quello che ha fatto nel corso di questo 2012 e come premio per quanto ha realizzato negli anni in cui non è stata neanche candidata. Meritato per un 2012 che l’ha vista sempre in tour, con concerti esauriti quasi ovunque; per la gioia che ha dato anche ai (pochi) fan europei che hanno avuto la fortuna di vederla in Svizzera il mese scorso; e per aver messo la ciliegina sulla torta ricevendo la richiesta ufficiale da parte di George “The King” Strait di accompagnarlo e aprire tutti i suoi concerti previsti per l’anno prossimo nel corso del suo tour di addio “The Cowboy Rides Away”. E poi perché, con la sola eccezione di Miranda Lambert e Carrie Underwood, le uniche che hanno titolo per contenderle il riconoscimento (la prima per il rispetto che porta alla tradizione e la seconda meramente per i numeri di vendita realizzati), le altre contendenti - Taylor Swift e Kelly Clarkson – hanno fatto davvero poco. La Clarkson ottiene addirittura la sua nomination avendo al suo attivo solo delle partecipazioni country con Jason Aldean, Reba e Blake Shelton. Non sarebbe stato più giusto dare una chance al grande rientro di Faith Hill la quale con “Come Home” ha esordito al 26simo posto in classifica? Oppure all’esordiente Jana Kramer che con il suo omonimo album lo scorso giugno ha esordito al quinto posto della classifica americana degli album country? E’ anche curioso constatare che degli artisti che solo cinque anni fa combattevano per il titolo di cantante maschile dell’anno quest’anno non ve ne sia neanche uno. Star come Brad Paisley, George Strait (ultimo ad avere annunciato il ritiro dai palchi) e Kenny Chesney sono stati sostituiti da Jason Aldean, Luke Bryan e Shelton. L’affronto più grande appare essere stato quello subito dai Rascal Flatt, dominatori per anni della categoria Gruppo dell’Anno, che ai prossimi CMA Awards sono rimasti all’asciutto.
Il sogno di vedere Martina vittoriosa però credo rimarrà irrealizzato. Realizzato invece il sogno degli sponsor, dei produttori e della ABC (la rete che trasmetterà in diretta le tre ore dei CMA Awards) quando settimana scorsa è stata annunciata la vendita dell’ultima tranche di biglietti per la serata; la Bridgestone Arena sarà dunque esaurita in ogni ordine di posti per il quarto anno consecutivo. Un vero record.
Per quanto riguarda il resto delle categorie, la Eli Young Band (nella foto Republic Nashville) ha ricevuto la sua prima candidatura per la categoria Gruppo Vocale dell’Anno, probabilmente prendendo il posto dei Rascal Flatt. Verosimilmente quello del gruppo dell’anno è sempre il premio più contestabile in assoluto. Will Hoge e Eric Paslay si guadagnano invece la prima nomination (ciascuno) per la canzone “Even if It Breaks Your Heart” che è stata incisa proprio dalla Eli Young band. Il brano è stato la prima numero uno per Hoge, mentre Paslay ha scritto diverse altre canzoni per Lady Antebellum, Jake Owen e Love and Theft. E’comunque Eric Church a guadagnare il maggior numero di candidature, con ben cinque (Vocalista Maschile, Album, Canzone, Video Musicale e Singolo dell’Anno). Jason Aldean è in lizza per Vocalista Maschile, Intrattenitore e Singolo dell’Anno. Brantley Gilbert ha la sua prima nomination ai CMA Awards per la categoria Nuovo Artista dell’Anno e sarà il primo ad esibirsi nella diretta del 1° novembre. Ricordando che è possibile essere inclusi solo due volte in questa categoria, quella del nuovo artista dell’anno potrebbe apparire la categoria più “strana”. Prendete Lee Brice, per esempio: quest’anno si è beccato la sua prima nomination benché in realtà il primo singolo l’abbia pubblicato 5 anni fa. Quanto nuovo può essere considerato un artista del genere? Al contrario, tanto di cappello alla nomination di Hunter Hayes nella categoria, il quale quando Brice arrivò a Nashville era un bambino. Se Lee non dovesse vincere neanche quest’anno, per lui sarebbe imbarazzante un’ennesima candidatura nel 2013. Eh si che le categorie dei CMA Awards sono composte da professionisti dell’industria discografica e radiofonica e non è un premio dei fan.
Ma andiamo avanti. Lady Antebellum, Gruppo Vocale dell’Anno ininterrottamente dal 2009, è in lizza anche quest’anno e rischia di vincere per il quarto anno consecutivo. Lady A è anche candidato per l’Album dell’Anno per “Own The Night”, disco che il trio ha prodotto con Paul Worley (eleggibili anche nella categoria dei produttori per lo stesso disco). Blake Shelton ha raccolto quattro nomination inclusa una condivisa con la moglie Miranda Lambert per il brano “Over You”. Le altre sono per Intrattenitore dell’Anno, Vocalista Maschile dell’Anno e Singolo dell’Anno (per “God Gave Me You”, prodotta da Scott Hendricks e scritta da Dave Barnes, nominato per essa nella categoria Canzone dell’Anno). Anche Miranda si presenta con quattro candidature: Album, Canzone, Video dell’Anno e Vocalista dell’Anno – titolo quest’ultimo che ella detiene dal 2010. Per Luke Bryan, candidato sia per la categoria Vocalista Maschile che per quella di Album dell’Anno (in quest’ultima per “Tailgates and Tanlines”), la cerimonia di quest’anno assume un significato particolare. «Questo è il riconoscimento ufficiale, si tratta di un disco fondamentale per me» ha detto Bryan in un’intervista «E’ una cosa eccezionale per me al giorno d’oggi, dove i record di vendita sono davvero duri da raggiungere, avere un album che ha già venduto un milione e mezzo di copie. E’ gratificante e sorprendente».
Per vedere tutte le nomination cliccate QUI.