Archive for marzo 17th, 2012

A Nashville apre il museo di Johnny Cash: più di 1000 mq in pieno centro

Posted by CountryStateLine on 17th marzo 2012 in Home (News)

I fan della musica country in viaggio negli Stati Uniti avranno da questa estate una ragione in più per fare tappa a Nashville. In una conferenza stampa tenutasi a Music City a fine febbraio, infatti, amici e familiari di Johnny Cash hanno annunciato i dettagli dell’apertura del nuovo museo dedicato proprio a lui. A quanto riportato da The Tennessean, il “Johnny Cash Museum” aprirà proprio in centro città tra poche settimane, anche se la data esatta ancora non è stata decisa. Ricavato da un ex negozio di tappezzerie dall’amico di una vita di Johnny, Bill Miller, che ci ha investito un totale di sette milioni di dollari, il museo sarà  dedicato alla vita e alla musica dell’uomo in nero, the man in black, come Cash è universalmente conosciuto.
«Mio padre e mia madre hanno vissuto in onestà e verità di spirito» ha detto in conferenza stampa John Cash, figlio di Johnny e June Carter Cash «[questo museo] Non riguarda il glamour o la necessità di essere presenti a Nashville. Aprire questo museo ha più a che fare con il diffondere il loro spirito. Mio padre ha attratto e attrae tanto l’americano medio che possiede una piccola collezione di cd quanto il punk per le vie della Germania. Ed è una sorta di magia questo modo in cui egli è sempre stato in grado di fare ciò, la sua immagine ispira persone che vengono dalle esperienze di vita più disparate.»
«Questo è qualcosa che abbiamo voluto fare per Johnny, qualcosa che Johnny merita, qualcosa che a Johnny farebbe davvero molto molto piacere» ha detto Bill Miller (a sinistra in una foto che lo ritrae con Johnny Cash) , uno dei suoi più intimi amici nonché proprietario della più grande collezione di suoi oggetti «Questo museo sarà una passeggiata in tre dimensioni nella vita di Johnny Cash, con momenti interattivi visivi, sonori e con oggetti appartenutigli. E’ stato sempre un mio sogno, da quando lui non c’è più, di mettere in mostra la vita e la carriera di Johnny Cash organizzandole in una memorabile esposizione per permettere anche a tutti i suoi fan di goderne.»
I più di 1000 metri quadrati di esposizione che apriranno su Lower Broadway, proprio a un isolato di distanza dal Country Music Hall of Fame and Museum, in pieno centro, custodiranno memorabilia, mostre multimediali e un teatro di 250 posti e a dire dei progettisti sarà “la più grande, omnicomprensiva ed importante collezione di oggetti appartenuti a Cash e memorabilia proveniente da ogni parte del mondo”. Oggetti destinati al museo saranno donati dalla famiglia Cash, dalla collezione di Bill Miller e da un pre-esistente museo su Johnny Cash di Hendersonville (Tennessee), il cui nome era “The House of Cash”, che ha chiuso i battenti nel 1999. Ovviamente tanti fan donatori si sono già fatti avanti per cedere al nuovo museo i loro oggetti. La Rock and Roll Hall of Fame si è anche offerta di prestare al museo la leggendaria chitarra Gibson appartenuta a Cash. Saranno esposti documenti storici mai visti prima, lettere, premi vinti in carriera, costumi e tutti gli altri strumenti che il grande Johnny ha utilizzato nel corso della sua straordinaria carriera, in un percorso tridimensionale che attraverserà tutta la sua vita. Sarà ricostruita all’interno del museo anche una esatta replica di una sezione della casa in cui Johnny visse da adolescente e tra i pezzi rari esposti ci sarà anche un manoscritto autografo con l’ultima canzone che Cash scrisse, proprio pochi giorni prima di morire.
I visitatori potranno conoscere meglio anche la parte della esistenza di Johnny Cash non strettamente legata al suo status di star, alla sua vita quando non era sul palco inclusa la sua infanzia e la sua adolescenza, nonché al periodo in cui prestò servizio militare nell’Aeronautica Americana.
Senza considerare il progetto di preservazione della vecchia casa dei Cash a Dyess (Arkansas), dove Johnny visse gli anni della sua infanzia e giovinezza negli anni ’30 e ’40. Un progetto fortemente voluto dalla Arkansas State University e finanziato anche con una raccolta fondi iniziata la scorsa estate, tendente a conservare non solo quell’edificio ma tutta una serie di costruzioni adiacenti allo scopo di mantenere integro lo spirito del New Deal americano, la realtà della Grande Depressione e della vita della famiglia Cash. Il restauro è stato basato su foto e ricordi di parenti e amici e gli interni saranno arredati e decorati come quando la famiglia Cash viveva lì ottanta anni fa. Rosanne Cash (foto sopra) ha detto una cosa molto bella e importante: «E’ sorprendente: ci rendiamo conto che i fili che ci legano ai nostri antenati sono fondamentali sempre solo quando i nostri genitori muoiono. Per una sorta di strano paradosso, finché essi sono in vita non lo senti e non te ne rendi conto, quindi c’è questa forte emozione e questo bisogno di comprendere, proteggere e preservare per le generazioni che verranno e di immaginarmici al suo interno. Per me è importantissimo.»
«[Bill Miller] è stato un fan incredibile di mio padre» ha anche detto Rosanne Cash nel corso di una intervista alla AP «nonché uno dei più grandi collezionisti di oggetti a lui legati. Se esiste qualcuno che era in grado di mettere su un museo, questo era Bill. Quindi ho molta fiducia in lui e penso che sia una gran cosa a questo punto. Penso che realizzerà qualcosa con dignità e classe che storicamente è importante, non la solita cosa kitsch. Sono molto interessata a vedere cosa verrà fuori.»
La musica ovviamente non potrebbe star fuori da questo progetto. Da quando Johnny Cash è morto – come avviene per ogni stella del mondo discografico che scompare – numerose sono state le opere pubblicate postume, non ultima la serie della American Recordings prodotta da Rick Rubin e tutta una serie di bootleg. Ora è stata annunciata anche l’uscita, il prossimo 3 aprile, del cofanetto doppio “Bootleg IV: The Soul of Truth” per la Sony Legacy che conterrà una serie di registrazioni soprattutto ispirate al gospel e ai temi spirituali effettuate tra gli anni ’70 e gli anni ’80 e che conterrà sia materiale già editato che brani inediti. La stessa casa discografica già annuncia altre pubblicazioni nei prossimi mesi ma non ha rivelato maggiori dettagli in merito.

Comunque sia i tantissimi fan di Johnny Cash (nella foto AP ritratto nel 1999) sono desiderosi di ascoltare anche queste nuove pubblicazioni e di imparare sempre qualcosa di nuovo su di lui. The Man in Black, che venne a mancare in seguito a complicanze legate al suo diabete il 12 settembre 2003, lo scorso 26 febbraio avrebbe compiuto 80 anni. L’anno giusto per celebrarlo con un museo e nuovi cd in suo onore.
M.A.