Archive for aprile, 2011

George Strait compra e ristruttura un Golf Resort in Texas

Posted by CountryStateLine on 9th aprile 2011 in Home (News)

George-Strait con Tom Cusick (Foto PRNewsFoto)Il re della musica country, George Strait, ed il suo amico di lunga data Tom Cusick hanno unito le loro forze per sistemare i 250 acri (più di un chilometro quadrato) del Tapatio Spring Golf Resort a Texas Hill Country, vicino Boerne (una ventina di chilometri a nord ovest di San Antonio). I due partners stanno assumendo il controllo del resort dalla Textron Financial Corporation, proprietaria della tenuta da quando, il 1° giugno 2010,  fu preclusa ai privati la possibilità di riscattare il terreno. La transazione è stata chiusa la settimana scorsa e i dettagli economici della stessa non sono stati rivelati.
Tapatio Spring è stata fondata nel 1981 e oggi possiede un campo da golf di 27 buche, un hotel-resort  con quasi 2000 metri quadrati tra strutture per convention e sale riunioni, tennis, una piscina e un centro benessere. E’ stato il primo golf resort / centro per conferenze nell’area di San Antonio ed ha aperto il mercato ai visitatori e alle escursioni di gruppo.
«Vivo vicino a Boerne, e nel corso degli anni io e Tom siamo stati testimoni di quello che stava succedendo al Tapatio Spring e abbiamo sempre creduto che potesse essere un vero gioiello» ha dichiarato Strait
«Quando si è presentata l’opportunità abbiamo deciso di prenderla al volo e di trasformare questo sogno in realtà».
Cusick risiede a Boerne dal 1985. Ha creato Benefit Planners, con sedea a Boerne, e ha venduto la compagnia alla Fiserv nel 2001. Da allora, ha continuato a cullare il suo sogno di una comunità residenziale, Estancia at Thunder Valley, vicino Boerne, e porterà quella stessa energia creativa dentro Tapatio Springs.
«Noi consideriamo questa come una tremenda opportunità per trasformare Tapatio Springs in un incredibile resort che attrarrà golfisti e visitatori da tutto il paese» ha ditto Cusick.
«Stiamo assemblando una squadra di assoluti professionisti per portare Tapatio Springs ad un livello totalmente nuovo, un motivo d’orgoglio per i membri, gli ospiti, i proprietari di casa e l‘intera zona di Boerne.»
«Abbiamo dato il via al nostro progetto principale e vogliamo che i risultati finali siano straordinari» ha detto Strait. «Il resort ha sofferto per la situazione di incertezza, per le dicerie e per la mancanza di manutenzione che lo hanno caratterizzato negli ultimi tempi» ha proseguito Cusick.
«Io e George stiamo firmando speciali accordi per eliminare questi inconvenienti e trasformare Tapatio Spring e rendere questo posto quello che dovrebbe essere.»
Come Strait ha detto, ricordando uno dei suoi 57 grandi successi, «Questo non sarà ‘ocean front property,’ ma è quanto di più simile ci possa essere.»

Taylor Swift supera i 20 milioni di dischi venduti

Posted by CountryStateLine on 7th aprile 2011 in Home (News)

Taylor SwiftE’ ufficiale: a fine marzo Taylor Swift ha superato i 20 milioni di album venduti. L’annuncio è stato dato appena prima della conclusione della parte oltreoceano del suo tour mondiale “Speak Now 2011”, avvenuta con un concerto tutto esaurito alla O2 Arena di Londra lo scorso 30 marzo.
Swift ha venduto 10 milioni di album negli ultimi 18 mesi e ha raggiunto il decimo milione di dischi venduti nel settembre 2009. Big Machine Records e Universal Music  International hanno consegnato alla cantante una placca commemorativa per celebrare il raggiungimento di questo obiettivo nel backstage dello spettacolo londinese. La cifra di 20 milioni rappresenta l’effettivo volume di vendite di album al quale vanno aggiunti i 33 milioni di download delle sue canzoni sulla rete, che la rendono anche l’artista che ha venduto di più nella storia della musica digitale online nella storia.
La cifra di 20 milioni è il risultato della sommatoria delle vendite a livello  mondiale dei suoi tre album da studio usciti per la Big Machine Records: “Taylor Swift” (realizzato nel 2006), “Fearless” (2008) e “Speak Now” (ottobre 2010), più i dischi “The Taylor Swift Holiday Collection” e “Beautiful Eyes” (realizzati da Walmart solo per il mercato americano). Taylor ha conseguito riconoscimenti per le vendite dei suoi album che sono stati certificati d’oro, di platino e multi-platino in 18 paesi sparsi in 5 continenti.
Ecco i dati di vendita:
- “Taylor Swift”: 5.534.805 copie (Usa ed estero)
- “Fearless”: 8.681.753 copie (Usa ed estero)
- “Speak Now”: 4.850.246 copie (Usa ed estero)
- “The Taylor Swift Holiday Collection”: 788.353 copie  (solo mercato Usa)
- Beautiful Eyes”: 257.047 copie (solo mercato Usa)
Il tour è stato lanciato il 9 febbraio scorso a Singapore. Swift ha aggiunto poi 16 nuove date nella porzione nord americana, che comincerà il prossimo 27 maggio con 2 show che sono già esauriti presso il Qwest Center di Omaha (Nebraska) e si chiuderà con due spettacoli al Madison Square Garden proprio prima del giorno del Ringraziamanto. In totale, alla fine, Taylor sarà stata la protagonista di 97 show in stadi o arene in giro per il mondo. Numeri davvero da capogiro, considerato la sua giovane età.

 

 

15 marzo 2011: La serata del concerto di Taylor Swift a Milano

Posted by CountryStateLine on 6th aprile 2011 in Home (News)

Taylor Swift al Forum di Milano lo scorso 15 marzo 2011L’esibizione di Taylor Swift ad Assago (Milano), lo scorso 15 marzo, è arrivata più o meno a metà del suo tour 2011 tra Asia ed Europa preceduto da una campagna promozionale pressoché inesistente (quanti manifesti avete visto in giro per la città? Quante volte l’avete sentita andare in radio?), fatti salvi i tam tam e gli aggiornamenti online che i fan non si sono risparmiati e qualche riga di presentazione sui maggiori quotidiani nazionali, in cui peraltro non sono mancate imprecisioni o classiche banalità derivanti – presumo – dalla necessità di dover scrivere di qualcosa che non si conosce e che non si è fatto lo sforzo di approfondire. Come sul Corriere della Sera, dove Matteo Cruccu il 15 marzo scrive che “Taylor non la vestono Dolce e Gabbana, ma gli empori da Main Street, con cappello da cowboy e stivali che non si fa mai mancare sul palco” (chissà su quali palchi li ha visti… di sicuro non compariranno mai su quello del Forum!)(…)

La recensione completa si trova nella sezione RECENSIONE CONCERTI   (cliccate qui)

 

ACM Awards: i vincitori. Domina Lambert, ma l’Entertainer è Swift!

Posted by CountryStateLine on 5th aprile 2011 in Home (News)

Miranda Lambert in posa nella sala stampa con i premi vinti (Foto Denise Truscello/WireImage.com)E’ stata Miranda Lambert, ancora una volta, la grande vincitrice di questa 46esima edizione degli Academy of Country Music Awards essendosi accaparrata domenica sera quattro premi su sette nomination ricevute. Ma il premio più prestigioso, quello di Entertainer of the Year (Intrattenitrice dell’Anno), assegnato per il terzo anno consecutivo esclusivamente dal voto dei fan, le è stato “soffiato” da Taylor Swift. Taylor era comprensibilmente emozionata di vincere questo premio mentre abbracciava i suoi colleghi Brad Paisley e la stessa Lambert. «E’ la prima volta in assoluto che vinco questo premio e sto impazzendo. Il fatto che questo riconoscimento venga dal pubblico e dai fan lo rende meraviglioso. Grazie a loro e a tutti quelli che mi hanno votato.» Dicendo che era appena rientrata negli Stati Uniti dal suo tour mondiale Swift ha aggiunto: «Grazie per questo strepitoso regalo di bentornata a casa e per non avermi scordata. Grazie ai fan, questo è la cosa migliore che mi sia mai accaduta. Grazie mille!»
Taylor Swift sul palco mentre riceve il premio "Entertainer of the Year" (Foto Ethan Miller/Getty Images North America)Lambert ha vinto il premio Female Vocalist of the Year (Vocalista Femminile dell’Anno), Video of the Year (Video dell’Anno), Song of the Year (Canzone dell’Anno) e Single of the Year (Singolo dell’Anno) con “The House That Built Me”. Ritirando quest’ultimo premio Miranda non ha proferito parola, lasciando l’onore del discorso ad Allen Shamblin, che ha scritto la canzone con Tom Douglas. Shamblin ha ringraziato i suoi genitori per la casa di cui al titolo del brano e ha chiesto di pregare per tutti quei bambini che una casa non ce l’hanno e che di conseguenza crescono senza una guida e una protezione
Anche i Lady Antebellum hanno avuto una serata piacevole, portandosi via i premi Album of the Year (Album dell’Anno) per “Need You Now” e quello per Vocal Group of the Year (Gruppo Vocale dell’Anno). Il trio è stato chiamato due volte sul palco a distanza di pochi minuti e la cosa è stata molto divertente. Nella seconda occasione non hanno potuto che estendere la lista delle
Brad Paisley durante la sua esibizione ai 46esimi ACM Awards con gli "Alabama" Jeff Cook, Randy Owen, and Teddy Gentry (Foto Kevin Winter/ACMA2011/Getty Images North America)persone da ringraziare, primi fra tutti la loro casa discografica, Capitol Nashville. Charles Kelly ha ringraziato Miranda Lambert per non essere stata nominata anche nella categoria “Album of the Year” con loro, visto che si era portata a casa il premio l’anno scorso… Hillary Scott a ruota ha fatto il solito giro di ringraziamenti ufficiali . Lady A per il premio Top Vocal Group (Miglior Gruppo Vocale) hanno sconfitto Zac Brown Band, The Band Perry, Little Big Town e Randy Rogers Band, mentre per l’Album dell’Anno hanno sconfitto I presentatori della serata Reba McEntire and Blake Shelton sul palco dei 46esimi ACM Awards (Foto Kevin Winter/ACMA2011/Getty Images North America)soprattutto Taylor Swift con il suo “Speak Now”. Brad Paisley, che si è esibito dal vivo con gli Alabama, è il Vocalista Maschile dell’Anno (Male Vocalist of the Year), mentre gli Sugarland sono il Duo Vocale dell’Anno. Evento vocale dell’anno è andato a “As She’s Walking Away” di Zac Brown Band con Alan Jackson. The Band Perry, con quasi 155mila voti ricevuti dai fan online e via sms, si sono portati via il premio come Best New Artist (Miglior Nuovo Artista) sconfiggendo Eric Church. Kimberley Perry ha detto «Nei Band Perry siamo come una famiglia e questo ci rende molto umili. Le nostre canzoni vi appartengono nella maniera più assoluta». Molto applaudito l’abbraccio tra Band Perry ed Eric Church prima che il trio ritirasse il premio.
Qualche curiosità sulla 46esima edizione degli Academy of Country Music Awards. Questa è stata la tredicesima volta che Reba McEntire ha condotto la serata di premiazione, mentre per Blake Shelton è stato l’esordio. Brad Paisley è l’unico artista ad aver vinto tre o più premi consecutivi nella categoria Male Vocalist of the Year: con questo sale a quota 5 di fila. Per i Lady Antebellum si tratta della prima volta in cui vincono il premio per l’Album dell’Anno; precedentemente avevano vinto il premio Vocal Group of The Year (Gruppo Vocale dell’Anno) nel 2010.

Di seguito i vincitori per le 13 categorie votate dai membri (escluse le categorie Entertainer of the Year e New Artist che sono votate da una combinazione di membri e di fan):

  • ENTERTAINER OF THE YEAR: Taylor Swift
  • MALE VOCALIST OF THE YEAR: Brad Paisley
  • FEMALE VOCALIST OF THE YEAR: Miranda Lambert
  • VOCAL DUO OF THE YEAR: Sugarland
  • VOCAL GROUP OF THE YEAR: Lady Antebellum
  • NEW SOLO VOCALIST OF THE YEAR (già annunciato): Eric Church
  • NEW VOCAL GROUP/GROUP OF THE YEAR (già annunciato): The Band Perry
  • NEW ARTIST OF THE YEAR: The Band Perry
  • ALBUM OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore/Casa Discografica): Need You Now – Lady Antebellum (Capitol Record Nashville) – Prodotto da: Paul Worley
  • SINGLE RECORD OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore/Casa Discografica): The House That Built Me – Miranda Lambert (Columbia Nashville) –Prodotto da: Frank Liddell, Mike Wrucke
  • SONG OF THE YEAR (Premio all’autore/editore/artista): The House That Built Me – Miranda Lambert. Autori: Tom Douglas, Allen Shamblin. Editori: Built On Rock (ASCAP), Sony/ATV Tree Publishing (BMI), Tomdouglasmusic (BMI)
  • VIDEO OF THE YEAR (Premio al produttore/Regista/Artista): The House That Built Me (premio consegnato fuori diretta tv). Produttore: Trent Hardville. Regista: Trey Fanjoy
  • VOCAL EVENT OF THE YEAR (Premio all’artista/Produttore(Casa Discografica): As She’s Walking Away – Zac Brown Band feat. Alan Jackson (Southern Ground/Roar/Bigger Picture/Atlantic). Prodotto da: Zac Brown, Keith Stegall

Per rivedere l’elenco completo delle candidature cliccate QUI

Per le foto di questo post si ringraziano WIREIMAGE.COM e GETTY IMAGES NORTH AMERICA

 

 

 

Nuova casa discografica per Morgan

Posted by CountryStateLine on 2nd aprile 2011 in Home (News)

Craig Morgan (foto Getty Images)Nel post del 12 febbraio scorso davo conto della separazione professionale tra Craig Morgan (nella foto Getty Images a lato) e la sua casa discografica, la BNA. E’ notizia di ieri che Morgan ha firmato il suo nuovo contratto con la Black River. «Si potrebbe fare un sondaggio su di un campione a caso di appassionati di musica country» ha dichiarato Gordon S. Kerr, Chief Operating Officer  della casa discografica «ed essere abbastanza sicuri che almeno uno o due dei brani più famosi di Craig sarebbero tra i loro preferiti di sempre. Siamo immensamente orgogliosi che Craig sia entrato nella famiglia della Black River». I piani operativi dell’etichetta prevedono l’uscita di un nuovo album per Morgan entro la fine del 2011. Dopo il suo primo ingresso nelle classifiche country nel 2000, Craig aveva avuto diverse hit tra cui “Red Neck Yacht Club” e “International Harvester”. Logo Black RiverNel 2005 piazzò una numero uno con “That’s What I Love About Sunday”. La scuderia della Black River include tra gli altri Jeff Bates, Sarah Darling e Due West. In bocca al lupo a Craig!

 

 

Addio anche a Mel “Louisiana Saturday Night” McDaniel

Posted by CountryStateLine on 1st aprile 2011 in Home (News)

Mel McDanielsLo so, in questi giorni CountryStateLine pare più un sito di necrologi, ma cosa posso farci se hanno deciso di lasciarci tutti in questo periodo? Non posso esimermi dal ricordarli tutti, mi pare il minimo. E’ di ieri infatti la notizia della scomparsa anche di Mel McDaniel, 68enne cantante country di Checotah, Oklahoma, dove era nato il 6 settembre 1942. McDaniel, che decise di intraprendere la carriera musicale dopo aver visto esibirsi Elvis Presley in uno show televisivo, raggiunse la vetta delle classifiche country nel 1984 con il brano “Baby’s Got Her Blue Jeans On” dopo aver avuto diversi successi negli anni ’70 inclusi “Louisiana Saturday Night”, “Stand Up”, “Anger And Tears”, “I Call It Love”, “Let it Roll (Let it Roll)” e “Stand On It”. Prima del successo era già stato a Nashville diverse volte senza però riuscire a cavare un ragno dal buco fino a che trovò lavoro come autore e cantante di demo musicali. Firmò un contratto con la Capitol Records nel 1976 ed il suo primo singolo fu “Have a Dream On Me”. Piazzò una canzone tra i Top 20 nel 1977, era “Gentle To Your Senses” e a seguire nel 1981 arrivò tra i primi dieci con la “Louisiana Saturday Night” che ho citato prima. La sua ultima Top 10 fu “Real Good Feel Good Song” nel 1988. McDaniel era diventato un membro ufficiale del Grand Ole Opry nel 1986. Proprio l’Opry ha riportato la notizia della sua morte giovedì notte, e stando alle dichiarazioni ufficiali è stata legata alle complicazioni di un cancro.

Il cancro sconfigge anche Harley Allen

Posted by CountryStateLine on 1st aprile 2011 in Home (News)

Harley Allen (Andrew H. Walker, Getty Images)Il mese di marzo è stato davvero funesto per la musica country. Dopo Ferlin Husky e Ralph Mooney, di cui ho scritto qui nei giorni passati, mercoledì scorso è mancato anche Harley Allen (nella foto di Andrew H. Walker / Getty Images), sconfitto a soli 55 anni da un cancro ai polmoni. Allen era uno dei più quotati e prolifici autori di musica country di Nashville: nel corso della sua intensa carriera aveva firmato numerosi brani per i più famosi cantanti, inclusi Alan Jackson, Dierks Bentley, Gary Allan, Garth Brooks, Josh Turner, Daryle Singletary, Sammy Kershaw, Hal Ketchum, Joe Diffie, Mark Wills e altri ancora. Molti di voi avranno sicuramente cantato alcuni tra i suoi brani più conosciuti come “I’ll Wait For You” di Joe Nichols, “Awful, Beautiful Life” di Darryl Worley, “The Baby” di Blake Shelton, “Everything I Love” e “I Still Love You” di Alan Jackson, “My Last Name” di Dierks Bentley, “Tough Little Boys” di Gary Allan, “Rollin’” di Garth Brooks, “I Had One Time” di Josh Turner e “The Little Girl” di John Michael Montgomery. Tanto per citarne alcune. Harley Allen, figlio del cantante bluegrass Red Allen, aveva sviluppato il suo amore e la sua passione per la musica fin dalla più giovane età quando si trasferì a Nashville e riuscì a firmare il suo primo contratto di autore con la Ten Ten Music. Apparve su diversi album nel 1970 insieme a suo fratello col nome d’arte di The Allen Brothers. Incise anche tre album da solista: “Across The Blueridge Mountain” (Folkways Records, 1983), “Another River” (1996) e “Live at the Bluebird” (2001). Aveva fornito la sua voce anche per i cori del disco “I Am a Man of Constant Sorrow”, tratto dalla colonna sonora del film “O Brother, Where Art Thou?”. Per quella registrazione Allen aveva vinto nel 2002 ben due premi Grammy, nelle categorie “Best Country Collaboration With Vocal” e “Album of the Year”. Era conosciuto per la sua prospettiva musicale originale e ammirato per il suono della tradizione country che metteva in tutte le canzoni che scriveva.
Allen lascia la moglie Debbie Nims (musicista anch’ella, la ricordo in tour con Garth Brooks nel 1997), suo figlio Aaron e le sue figlie Katie e Maggie.