Archive for marzo, 2011

ACM Awards 2011: domenica la grande serata. Ecco i premi speciali

Posted by CountryStateLine on 31st marzo 2011 in Home (News)

Taylor SwiftE’ stata resa nota l’altro ieri la lista ufficiale dei premi speciali che verranno consegnati domenica prossima durante la serata degli Academy of Country Music Awards a Las Vegas. Tra i nomi, quelli di Taylor Swift, Reba McEntire, Garth Brooks e Larry Gatlin & The Gatlin Brothers. A Taylor Swift sarà dato il premio noto come il Jim Reeves International Award per il suo contributo fondamentale alla diffusione e accettazione della musica country in giro per il mondo. Reba McEntire riceverà invece il Career Achievement Award, un onore attribuito a chi ha contribuito alla popolarità della musica country nel corso dell’ultimo anno. Garth Brooks (foto DailyCeleb.com) e The GatlinsGarth Brooks (Foto DailyCeleb.com) riceveranno invece il Cliffie Stone Pioneer Award. «Steve, Rudy ed io siamo molto riconoscenti alla ACM per questo onore incredibile. L’Academy è sempre stata una parte molto importante della nostra carriera fin dai lontani esordi, quindi  sembra proprio che il cerchio sia chiuso» ha detto Larry Gatlin «A proposito: congratulazioni a Garth. Pensiamo che abbia un grande futuro in questo campo…». Lungimiranti…
Il Cliffie Stone Pioneer Award celebra coloro i quali sono pionieri nel genere della musica country. Vincitori del passato – ricordo – furono gli Alabama, Johnny Cash, Merle Haggard, George Jones, Loretta Lynn, Willie Nelson, Dolly Parton, Charley Pride, Kenny Rogers, Mel Tillis, Conway Twitty, Porter Wagoner, Charlie Daniels, Hank Williams Sr. e Hank Williams Jr. The Gatlin Brothers e Garth Brooks saranno poi più avanti quest’anno protagonisti di una serata in cui presenzieranno con i loro premi. La data avrà luogo a Nashville e sarà comunicata più in là.
Reba McEntireTom T. Hall e lo scomparso Hank Cochran riceveranno il Poet’s Award per il loro lavoro come autori di canzoni. John Dorris, manager di diversi artisti, porterà a casa il Mae Boren Axton Award per i suoi anni di servizio all’interno della ACM. “Country Strong”, il film con protagonista Gwyneth Paltrow e Tim McGraw, che non ha vinto nessun premio della critica né tantomeno Oscar, riceverà il Tex Ritter Award, che è attribuito a pellicole che parlano in maniera prevalente di country.
Elenco tutti gli altri vincitori dei premi speciali (lascio la dizione originale con tra parentesi la traduzione):
 

- Producer of the Year (Produttore dell’anno): Paul Worley
- Audio Engineer of the Year (Ingegnere Audio dell’Anno): Chuck Ainlay
- Bass player of the year (Bassista dell’Anno): Glenn Worf
- Percussionist/drummer of the year (Percussionista/Batterista dell’Anno): Eddie Bayers
- Guitarist of the year (Chitarrista dell’Anno): Tom Bukovac
- Fiddle player of the year (Violinista dell’Anno): Aubrey Haynie
- Piano/keyboard player of the year (Pianista/Tastierista dell’Anno): Gordon Mote
- Specialty instrument player of the year (Musicista in una specifica specialità strumentale): Bryan Sutton
- Steel guitar player of the year (Suonatore di Steel Guitar dell’Anno): Dan Dugmore

QUI
il link all’articolo sugli ACM Awards 2011 del 17 febbraio scorso.

In aggiunta, il Ryman Auditorium è stato nominato “Venue of the year” (Luogo dell’Anno) e il Direttore Generale del Ryman, Sally Williams, è stata nominata “Promoter dell’Anno”.

 

 

Un altro grande se ne è andato: Ralph Mooney, autore e pedal steel player

Posted by CountryStateLine on 24th marzo 2011 in Home (News)

Una recente foto di Ralph Mooney alla pedal steel guitarLa musica country non è fatta solo da chi la canta sul palco, ma anche da chi la scrive. Musicisti spesso nell’ombra, la cui fama non va di pari passo con quella dell’artista che porta le loro parole o la loro musica al successo delle classifiche di vendita. Ralph Mooney, scomparso lunedì all’età di 82 anni, era uno di loro. Non molti di voi lo conosceranno ma è necessario che CountryStateLine tributi anche a lui un doveroso grazie ed un sentito applauso per ciò che ha fatto. Mooney è stato infatti co-autore con Charles Seals di “Crazy Arms”, il suo più grande successo e forse la canzone più famosa di Ray Price (foto a colori più in basso), che col suo meraviglioso shuffle in 4 tempi a base rock&roll ma dall’anima honky-tonk, la portò al primo posto delle classiche di vendita nel 1956 e fu in seguito tra le 20 canzoni più vendute anche per Patzy Cline, Marion Worth e Willie Nelson che pure la reinterpretarono (ma non dimentichiamo Patty Loveless che ne ha reso una stupenda e coerente versione in “Sleepless Nights” nel 2008). Per me, poi, affascinato oltre misura dallo strumento della pedal steel guitar, l’omaggio è doppiamente sentito in quanto Mr. Mooney è stato un decano ed uno straordinario virtuoso di questo magico strumento della musica country, che suonò fino a poco tempo prima di mancare. Era nato il 16 settembre 1928 a Duncan, in Oklahoma. La musica country era agli albori e lo affascinò fin da bambino. Dopo essersi trasferito a vivere con la sorella imparò a suonare la chitarra, il mandolino e il violino. Quello che divenne poi il suo strumento preferito Mr. Mooney lo conobbe grazie ad un altro straordinario precursore, Leon McAuliffe, che con i suoi Cimarron Boys nella loro interpretazione di “Guitar Rag” lo fecero perdutamente innamorare dell’inconfondibile suono della pedal.
Ray PriceRalph Mooney lavorò con innumerevoli gruppi musicali a livello amatoriale incidendo i suoi primi dischi con il gruppo degli Skeets McDonalds. Nel 1950, mentre era ospite fisso di uno show radiofonico, “The Squeakin’ Deacon’s”, incontrò Wynn Stewart e si unì a lui. Incontrò Buck Owen e lavorò con lui al tempo dei suoi primi successi come “Foolin’ Around” e “Under Your Spell Again”. Mr. Mooney fu anche chitarra solista nei primi dischi incisi da Stewart per la Capitol Records. Nel 1961 si trasferì con lo stesso Stewart a Las Vegas e lì lavoro per due anni nel suo club privato, al quale anche Merle Haggard si unì per diverso tempo. Quando Haggard registrò i suoi primi dischi per la Tally Records, Mr. Mooney si trasferì lì con lui e fu per diverso tempo il suo pedal steel player preferito (nonché il più richiesto per tutte le registrazioni della Tally). Quando fece il suo ritorno in California Stewart decise invece di rimanere di stanza a Las Vegas per ulteriori sei anni ed in questo periodo Ralph Mooney suonava dal vivo con la band di Stewart ogni volta che si trovava a passare per il Nevada. Continuò peraltro a lavorare con Merle Haggard alla pedal steel mentre Haggard registrava nel frattempo alcuni dei suoi più famosi successi, da “Sing Me Back Home” e “Swinging Doors” a “The Bottle Let Me Down”.
Un giovane Ralph Mooney alla pedal steel guitarMr. Mooney tornò a suonare con Stewart negli anni ’60 e poco dopo entrò a far parte della band di Waylong Jennings, The Waylors, con i quali rimase per più di 20 anni. Come scrive Rich Kienzle nell’introduzione di “Waylon Live: The Expanded Edition”, una sera durante un concerto ad Austin (Texas), introducendo sul palco I suoi ragazzi, lo stesso Waylon Jennings esortò Mr. Mooney «a mostrare al pubblicò il piede che ha reso Merle Haggard una star» (perché la pedal steel guitar è suonata aiutandosi con i piedi per rendere i suoni della stessa più lunghi o più brevi, alla bisogna, più o meno come in un pianoforte). Jennings non stava esagerando. Lo stile di Ralph Eugene Mooney era imitato ovunque e aveva reso celebri tanti artisti, inclusi anche diversi provenienti dalla West Coast. Con il suo tono pulito ed il suo stile essenziale era in pratica l’elemento di coesione della band di Jennings, composta di elementi di provenienza eterogenea e musicalmente quasi disparata. Suonava esattamente quello di cui la canzone di Waylon aveva bisogno, né più né meno, e rese lo stile della band unico. Senza di lui il suono di Waylon Jennings e dei suoi Waylors avrebbe certo finito per essere più aggressivo urtando la sensibilità dei molti puristi e appassionati della country music old time dell’epoca (non dimentichiamo che quando arrivò Waylon Jennings il movimento country reazionario pensò che egli stesse distruggendo musicalmente quanto di più caro la musica country avesse fin lì costruito). Ma con la sua pedal steel guitar Mr. Mooney rese quel suono niente altro che un gran bel country. Una volta, a proposito di “Crazy Arms”, Mr. Mooney dichiarò: «E’ stata incisa da così tanti diversi artisti… Oggi starei facendo la fame se non fosse per gli assegni di pagamento dei diritti d’autore che puntualmente mi arrivano». Per la cronaca, scrisse anche “Foolin” per Johnny Rodriguez, che nel 1983 scalò la classifica fino alla quarta posizione.
Nel 1983 Mr. Mooney era stato dichiarato membro ufficiale della Steel Guitar Hall of Fame.
Rest in peace Ralph Eugene Mooney.
M.A.
(Ringrazio SteelGuitarForum.com)

Addio Ferlin Husky, versatile intrattenitore della musica country

Posted by CountryStateLine on 18th marzo 2011 in Home (News)

Una recente immagine di Ferlin HuskySi è spento ieri all’età di 85 anni Ferlin Husky, cantante country che era divenuto membro ufficiale della Country Music Hall of Fame proprio l’anno scorso. Ferlin Eugene Husky era nato a Flat River, Missouri, e stava già da tempo combattendo contro dei seri problemi di salute. Dopo la Seconda Guerra Mondiale Husky divenne un disc jockey nel suo paese natale e a Bakersfield, in California. Pochi anni dopo, nel 1953, sotto la sapiente guida di Cliffie Stone, firmò il suo primo contratto con la Capitol Records. Dopo un paio di singoli senza successo ne arrivò un terzo, cantato in coppia con la grande Jean Shepard, che lo catapultò al primo posto in classifica. Si trattava di “A Dear John Letter”. Due anni dopo fu di nuovo nella classifica che conta con un successo cantato da solo, “I Feel Better All Over (More Than Anywhere’s Else)/Little Tom”. Al top della sua carriera, un cantante allora agli inizi della sua, di nome Elvis Presely, aprì diversi suoi concerti. Husky era conosciuto anche con un nome che rappresentava il suo alter ego comico, “Simon Crum”. Con questo nome, egli firmò un contratto separato e indipendente, sempre con la Capitol Records, e cominciò a incidere dischi in parallelo alla sua carriera “ufficiale”. Quello che ebbe il maggior successo fu un’incisione del 1959 dal titolo “Country Music Is Here To Stay”.
ferlin-husky-200lvg070609Sul finire degli anni ’50 Husky inanellò una serie di successi, incluso la numero uno “Gone”, che riuscì a raggiungere la quarta posizione anche nella classifica pop. Il suo successo più grande fu comunque “Wings Of A Dove”, che tenne la posizione numero uno in classifica per 10 settimane consecutive. Dopo questo Husky non raggiunse più le vette della classifica, ma firmò più di due dozzine di successi tra il 1961 e il 1972, incluso “One” (1967) e “Just For You” (1968). Verso la fine del 1972, dopo più di 20 anni con la Capitol, firmò un nuovo contatto discografico con la ABC Records. Molte delle canzoni che incise con la ABC riuscirono ad entrare nella Top 40 ed il più grande successo risultò essere “Rosie Cries A Lot”, del 1973, con cui sfondò la classifica dei primi 20. Husky decise un piccolo ritiro dalle scene nel 1977 dopo aver subito un intervento chirurgico al cuore, ma trascorso poco tempo tornò ad andare in giro in tour per tutti gli States.
Da allora Husky ha sofferto in maniera sempre più accentuata di problemi cardiaci ed è stato più volte ricoverato. Nel 2005 fu di nuovo operato al cuore, nel 2007 la funzionalità delle sue gambe fu seriamente compromessa da delle occlusioni venose e nel 2009 fu di nuovo ricoverato per combattere i postumi di una polmonite.
Onore ad uno dei pionieri della nostra amata country music, che era rimasto in attività fino a poche settimane prima del definitivo peggioramento. Rest in peace Mr. Husky!
Grazie alla GETTY IMAGES

Bus portasfiga per i cantanti country?

Posted by CountryStateLine on 10th marzo 2011 in Home (News)

Ernest Tubb e i suoi Texas TroubadoursFin dai tempi di Ernest Tubb e dei suoi Texas Troubadours (foto a lato), di certo per i cantanti country i bus super attrezzati sono sempre stati il mezzo di trasporto più pratico e confortevole per girare gli Stati Uniti nel corso delle loro tournée. Ultimamente, però, non hanno portato molta fortuna ai loro occupanti: nelle ultime tre settimane ben tre incidenti più o meno gravi che hanno visto coinvolto un bus hanno funestato il tour di tre diversi artisti. Il 16 febbraio scorso, mentre era diretto per uno show al Royal Oaks Theatre di Detroit, nel Michigan, quello di Justin Moore Justin Mooreha cominciato a prendere fuoco. L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino,  mentre Moore, la sua band, il suo entourage e un rappresentante della sua casa discografica (la Valory Records) stavano dormendo al suo interno. Nessuno è rimasto ferito, ma quando l’autista alla guida del mezzo ha visto le fiamme fuoriuscire dal motore lo spavento è stato grande. Pare che il tutto sia stato originato da un cortocircuito verificatosi alle batterie connesse al generatore dell’autobus. Ad ogni modo, dopo aver atteso mezz’ora al freddo e verificato che i danni erano lievi, sono potuti risalire tutti a bordo e proseguire il viaggio fino a Detroit, dove è stato fornito un bus sostitutivo. Detto tra noi, Detroit non ha portato molta fortuna recentemente a Justin Moore, visto che l’ultima volta che si era esibito al Roayl Oaks Theatre l’anno scorso un “fan” gli aveva rubato la sua chitarra elettrica Gibson J-45.
J.D. CroweIl secondo incidente è avvenuto due giorni dopo, il 18 febbraio, quando J.D. Crowe si è rotto il braccio sinistro cadendo mentre scendeva dal suo bus per esibirsi ad un festival bluegrass nel Massachussets. Portato immediatamente all’ospedale, gli è stata diagnosticata una frattura in due punti immediatamente sopra il gomito. Ovviamente ha dovuto annullare la sua partecipazione al festival.
Randy HouserIl terzo e ultimo (per ora!) incidente è avvenuto proprio ieri pomeriggio ed ha coinvolto il bus di Randy Houser, che ha preso letteralmente fuoco distruggendo attrezzature, vestiario e oggetti personali che si trovavano al suo interno e che nessuno ha avuto il tempo di portare fuori. Houser e il suo staff si stavano preparando per il concerto a Isle of the Palms, in South Carolina, quando alle 12:40 lo staff ha notato le fiamme dense e nere provenire dalla camera posta nella parte posteriore del bus investire il corridoio centrale verso la parte anteriore e la cabina di guida. Durante l’incendio Houser ha girato un video con il suo cellulare che testimonia il danno subito dal mezzo. «Il fuoco ha distrutto la nostra casa su gomma» ha detto Houser, scosso dall’accaduto. Il video girato da Randy è disponibile qui.

 

 

CMA Music Festival 2011: strepitosa lineup all’LP Field di Nashville

Posted by CountryStateLine on 9th marzo 2011 in Home (News)

2011CMAMusicFestLogoBrad Paisley e Zac Brown Band si sono uniti a Easton Corbin, Sara Evans, il duo JaneDear, Little Big Town, Ashton Sheperd, Josh Turner e Chris Young al gruppo di artisti annunciati per i concerti “Nightly Concerts” allo stadio LP Field di Nashville nel corso del CMA Music Festival 2011, che quest’anno celebrerà il suo 40esimo compleanno. La quattro giorni di festival della musica country si svolgerà tra giovedì 9 e domenica 12 giugno nel centro di Nashville e ancora una volta sarà registrato per uno special televisivo che sarà poi trasmesso dalla ABC la prossima estate.
Tra i cantanti già confermati per le esibizioni all’LP Field ci sono Trace Adkins, Jason Aldean, The Band Perry, Sheryl Crow, Lady Antebellum, Miranda Lambert, Martina McBride, Rascal Flatt, Reba McEntire, Darius Rucker, Blake Shelton e Keith Urban.
«Dopo 40 anni stiamo ancora facendo la storia» ha dichiarato Steve Moore, amministratore delegato della CMA «Questa è la prima volta che la squadra degli artisti che si esibirà all’LP Field include l’attuale intrattenitore della Country Music Association (Brad Paisley), il vocalista maschile (Blake Shelton), la vocalista femminile (Miranda Lambert), il gruppo vocale (Lady Antebellum) e il nuovo artista dell’anno (Zac Brown Band), oltre al prossimo membro ufficiale della Country Music Hall of Fame (Reba McEntire). Siamo eccitati di offrire ai nostri appassionati l’opportunità di gustare questo strepitoso gruppo di performer».

 

 

Tommy Shaw: dal rock al bluegrass

Posted by CountryStateLine on 7th marzo 2011 in Home (News)

Tommy Shaw The Great Divide albumTommy Shaw, chitarrista della leggendaria rock band degli Styx, sta per pubblicare il primo album bluegrass della sua carriera, “The Great Divide”, che uscirà il 22 marzo per la Pazzo Music/Fontana Distribution. L’album presenta un impressionante elenco di artisti e musicisti che hanno partecipato alla sua realizzazione: Alison Krauss, Dwight Yoakam, Jerry Douglas, Sam Bush, Rob Ickes, Stuart Duncan, Byron House, Gary Burr e tantissimi altri. Con questo disco Shaw, nato a Montgomery (Alabama), dimostra di avere tutte le carte in regola per entrare di diritto nella comunità bluegrass. Nato con il dono della passione musicale, subito riconosciuta dai suoi parenti, ha preso in mano la sua prima chitarra all’età di dieci anni. Stando a quanto ricordano i suoi fratelli, dopo aver ricevuto in regalo quella chitarra, essi non l’hanno mai più visto perché da quel momento Tommy si chiuse nella sua camera per fare pratica giorno e notte. La sua passione e la intrinseca tenacia per il bluegrass dei suoi primi anni dimostrano che la pubblicazione di questo album non è uno sforzo casuale, ma piuttosto un ritorno alla musica con la quale è cresciuto. Shaw ha scritto (da solo o con altri) ogni canzone del disco oltre ad aver suonato la chitarra acustica, il dobro “resonator”e il mandolino. Anche se il bluegrass può sembrare uno “strappo” nel suo repertorio (Shaw fu negli anni 70, con gli Styx, una costante presenza sulla scena rock), il passaggio a questo stile è in realtà fluido. Essendo cresciuto come dicevo con questo genere, Shaw è stato sempre affascinato dalla capacità del bluegrass di stabilire un grande contatto con i suoi appassionati attraverso il racconto di storie dentro le canzoni. «Penso che le canzoni che ti portano in un piccolo viaggio sono le migliori» ha detto Shaw.
Questa è la storia di un ragazzo del sud che ce l’ha fatta, ma si è sempre tenute strette le sue origini. Dice ancora Shaw: «“The Great Divide” è una storia d’amore e di vita; di speranza e di fede; di perdita e di scoperta. E’ la storia di un viaggio che abbraccia generazioni e in ultima analisi è il tentativo di trovare la propria strada verso casa. E sono orgoglioso di questa storia come di tutte le altre storie che ho raccontato». Di sicuro è il primo disco bluegrass ma non sarà certamente l’ultimo. “The Great Divide” è prodotto dallo stesso Tommy Shaw, da Brad Davis e da Will Evankovich.

Fiori d’arancio per Miranda e Blake?

Posted by CountryStateLine on 5th marzo 2011 in Home (News)

Blake Shelton e Miranda LambertStando a quanto afferma la rivista Cowboys & Indians, citata nell’ultimo numero di Country Weekly,  Miranda Lambert e Blake Shelton (foto a lato) hanno programmato la data del loro matrimonio, che avrà luogo sabato 14 maggio. Nel corso di una intervista con il giornale, Miranda ha raccontato del gesto da gentleman di Blake il quale ha chiesto a suo padre la benedizione prima di chiederla in sposa. «Non so come è andata, anche se presumo che sia andata bene. Ma il fatto è che questo gesto era importante per me. Mi riporta alle mie origini, credo. Penso che ogni uomo dovrebbe prima di tutto chiedere la mano della sposa al padre». Dopo aver passato diversi anni sulla scena musicale, Blake sarà un mentore professionale oltreché un marito per Miranda. «Ha vissuto tutto quello che io ho vissuto, anche durante i suoi primi anni. Quindi ha sempre dei buoni consigli o una soluzione per tutto quello che accade. E’ qualcuno a cui io posso sempre rivolgermi come ad un mentore ma è anche qualcuno con cui posso sempre sfogarmi perché lui è come se fosse la mia metà».
Qual è la più grossa sfida per due persone, entrambe appartenenti al mondo della musica e che della musica hanno deciso di fare la loro vita, che decidono di stare insieme nella vita? «Bilanciare una vita normale con la vita di artista».
Rivolgersi a Tim McGraw e Faith Hill per suggerimenti.

 

Oggi in diretta si parla di cinema e country con “Un Gelido Inverno”

Posted by CountryStateLine on 4th marzo 2011 in Home (News)

RadioMeridiano12Oggi tra le 1815 e le 1900 sarò ospite in diretta a RADIO MERIDIANO 12, una radio locale di Roma ascoltabile in FM a Roma e provincia sui 97,500 e in streaming su www.radiomeridiano12.com (cliccate su diretta) per parlare di cinema e di musica country. Il programma, dal titolo PRIMA CHE SIA TARDI, si occupa questa settimana della pellicola “Un Gelido Inverno”, film americano diretto da Debra Granik ed interpretato da una giovane Jennifer Lawrence, che narra una storia drammatica che si svolge nei rurali e impervi ambienti dei monti Ozark, aspra catena montuosa tra l’Arkansas, il Missouri, l’Oklahoma e il Kansas. Qui la diciassettenne Ree (interpretata appunto da Jennifer Lawrence, in basso nella foto-manifesto della pellicola) si trova in una disperata situazione familiare: ha una madre catatonica, due fratelli più piccoli a cui badare ed un padre galeotto trafficante di droga. Quest’ultimo improvvisamente scompare dopo essere uscito di prigione su cauzione, pagata ipotecando la casa. Lo sceriffo la avverte che se la settimana successiva il padre non si presenterà all’udienza del processo la casa verrà confiscata dalle autorità. Ree capisce che qualcosa non va e che la scomparsa del padre è legata al traffico di metanfetamine che regge sottobanco l’economia dello stesso paesino in cui vivono, in cui tutti sono legati da uno strano rapporto di complicità-parentela-omertà. Si mette alla sua ricerca sfidando le regole non scritte di questo codice del silenzio e cercherà la verità rischiando in proprio per assicurare un futuro degno alla sua famiglia.
un_gelido_inverno_locandinaSi parlerà anche di musica country, essendo la colonna sonora del film composta da musiche e canzoni old time, hillbilly e tradizionali honky tonk. Materiale per la maggior parte originale composto da Marideth Sisco (che è divenuta consulente musicale per questa pellicola) e suonata dal vivo con il suo gruppo acustico dei Blackberry Winter.
Non capita spesso che un film caratterizzato da musica country (benché così sideralmente lontano per genere dal mainstream cui siamo abituati ascoltando i nostri beniamini preferiti in concerto o le radio country americane) ottiene una visibilità del genere. Ricordo che “Un Gelido Inverno” (titolo originale: “Winter’s Bone”) ha raccolto ben quattro nomination ai recenti Oscar dopo aver vinto il premio come migliore sceneggiatura all’ultimo Sundance Film Festival e aver trionfato al Torino Film Festival. Insomma tanti buoni motivi per andare a vederlo ed immergersi in un racconto che ci riporta alle origini della nostra musica preferita.
M.A.

 

Gioie e dolori per Reba

Posted by CountryStateLine on 4th marzo 2011 in Home (News)

Reba McEntire e suo papà ClarkLa scorsa settimana il papà di Reba McEntire, Clark, è stato colto da un grave infarto. Condotto all’ospedale di Tulsa, Oklahoma, si trova ora in uno stato di coma e le sue condizioni non fanno ben sperare. Tramite Country Weekly Reba ha voluto ringraziare i suoi fan che – in gran numero – le hanno voluto far sapere di star pregando per suo padre: «Per favore dite loro quanto io e mia madre apprezziamo tutto questo. Non potremmo superare questo momento senza di loro».
Come forse già saprete, insieme a Jean Shepard e Bobby Braddock, quest’anno Reba sarà ufficialmente dichiarata membro della Country Music Hall of Fame (nella categoria “Modern Era Artist”, artista dell’era moderna). Martedì scorso non se l’è sentita di presiedere la conferenza stampa in cui si annunciava questa sua prossima nomina: con il marito Narvel Blackstock è rimasta a Tulsa con la sua famiglia. Reba è stata in grado di dare al padre la lieta notizia proprio due giorni prima che cadesse in coma: «Gli ho detto “Papà, sarò membro della Country Music Hall of Fame.” Lui si è sporto in avanti e ha risposto “Cosa hai detto?” e io gli ho ripetuto “Sarò membro della Country Music Hall of Fame» dice nell’intervista. «Tutte le cose che arrivi a fare, i premi e i riconoscimenti che ricevi… è tutto bello ma è tutto molto più bello quando puoi condividerli con le persone che ami e che ti hanno supportato durante tutta la tua vita e nel corso della tua carriera. Quando ottenni la mia stella nella Country Music Hall of Fame, quando tutto era finito su Music Row mia madre e mio padre erano lì; la prima volta che cantai al Grand Ole Opry papà e mamma erano lì. Sono stati lì con me ad ogni passo del mio cammino».
Reba sa che suo padre potrebbe non essere lì con lei quando, tra qualche tempo quest’anno, ci sarà la celebrazione per il suo ingresso nell’Olimpo della Country Music Hall of Fame: «Papà potrà non esserci, ma ci sarà in spirito. La mamma sarà là. Me l’ha già detto: “Lasciami un posto libero, io ci sarò”».
Reba ha ricevuto una e-mail da Barbara Mandrell che visse un’esperienza simile quando ci fu lo show per il suo ingresso nella Country Music Hall of Fame. Suo padre, Irby Mandrell, era presente alla conferenza stampa in cui si annunciava il suo ingresso nel 2009, ma morì prima della sua celebrazione. «Barbara ha detto “So cosa stai passando” » ha detto Reba riguardo la sua corrispondenza con la Mandrell «e io le ho risposto “lo sai meglio di chiunque altro”».
(Grazie a COUNTRY WEEKLY)

 

Aggiornamenti tour: in arrivo Bellamy Brothers, Dolly Parton e Brad Paisley

Posted by CountryStateLine on 3rd marzo 2011 in Home (News)

The Bellamy Brothers (Richard Diamond, Getty mages)I Fratelli Bellamy (foto Richard Diamond – Getty Images) ormai in Europa sono di casa: la girano almeno una volta all’anno ed in particolare la Svizzera si trova nel loro cuore. Quest’anno – in aggiunta ad Inghilterra, Germania e alla loro tappa elvetica presso l’Albsiguetli Music Festival - in arrivo dalla Florida, hanno deciso per la prima volta di varcare le Alpi e di venire in Italia per un’unica data che, inizialmente prevista al Garage Cafè di Como, avrà luogo invece sempre sabato 12 marzo ma al Museum Cafè di Busto Arsizio (provincia di Varese). Dopo l’Europa proseguiranno per il Texas. Per informazioni potete contattare lo 0331628109 oppure mandare una mail a info@countrymusicnetwork.it . .
Brad PaisleyBrad Paisley, che sabato scorso ha chiuso la prima tranche del suo H2O II 2011 World Tour  ha annunciato ieri le date per la seconda parte, che in estate includerà una parentesi qui nel vecchio continente (la chiamano european leg, letteralmente la gamba europea…) con Londra, Dublino, Chelmsford, Staffordshire, Stoccolma, Oslo, Goteborg e Copenaghen. La chiusura di sabato è avvenuta nientemeno che alla Bridgestone Arena di Nashville davanti ad un tutto esaurito di oltre 13500 fan; a metà concerto si è unito a lui sul palco il suo mentore e fonte ispiratrice John Jorgenson, chitarrista membro fondatore della mitica Desert Rose Band, ed insieme hanno suonato “Catch All The Fish”. La seconda parte del suo tour, dopo un pò di meritato riposo, avrà inizio il 28 maggio a Pittsburgh e con lui suoneranno Blake Shelton e Jerrod  Niemann. Purtroppo Shelton e Niemann al momento non sono previsti con lui in Europa.
A 65 anni suonati ma sempre più pimpante che mai,
Dolly Parton arriva invece in Europa a cavallo tra agosto e settembre con il suo spettacolo BETTER DAY WORLD TOUR 2011, che per la parte che più potrebbe interessarci in quanto a vicinanza, copre Inghilterra, Irlanda, Danimarca e Svezia.
Di seguito vi elenco le date in dettaglio e … keep it country!

BELLAMY BROTHERS – Date europee
5 MARZO 2011 - Cricket St. Thomas Hotel (Chard, Somerset, UK)
6 MARZO 2011 – Center Stage (Minehead, UK)
12 MARZO 2011 - Museum Cafè (Busto Arsizio, IT)
14-15 MARZO 2011 - Four Corners’ (Untermeitingen, G)
18-20 MARZO 2011 – Albisguetli Festival (Zurigo, CH)

BRAD PAISLEY – Date europee
17 AGOSTO 2011 - O2 Arena (Londra, UK) 
19 AGOSTO 2011 – Olympia Theatre (Dublino, IRE) 
20 AGOSTO 2011 – V Fest (Chelmsford, UK) 
21 AGOSTO 2011 – V Fest (Staffordshire, UK) 
24 AGOSTO 2011 – Cirkus (Stockholm, SWE) 
26 AGOSTO 2011 – Spektrum (Oslo, NOR) 
27 AGOSTO 2011- Lisebergshallen (Goteborg, SWE) 
28 AGOSTO 2011 – Forum (Copenhagen, DEN)

Dolly PartonDOLLY PARTON – Date europee
20-21 AGOSTO 2011 – SECC (Glasgow, UK)
22 AGOSTO 2011 – Capital FM Arena (Nottingham, UK)
25 AGOSTO 2011 – Forum (Copenaghen, DEN)
27 AGOSTO 2011 – Ericsson Globe (Stoccolma, SWE)
28 AGOSTO 2011 – Scandinavium (Goteborg, SWE)
31 AGOSTO 2011 – Echo Arena (Liverpool, UK)
2 SETTEMBRE 2011 – LG Arena (Birmingham, UK)
3-4 SETTEMBRE 2011 – International Arena (Cardiff, UK)
6 SETTEMBRE 2011 – BIC International Centre (Bournemouth, UK)
7-8 SETTEMBRE 2011 – O2 Arena (London, UK)
10 SETTEMBRE 2011 – Metro Radio Arena (Newcastle Upon Tyne, UK)
11 SETTEMBRE 2011 – M.E.N. Arena (Manchester, UK)
12 SETTEMBRE 2011 – Motorpoint Arena (Sheffield, UK)
14 SETTEMBRE 2011 – THE O2 (Dublin, IRE)
15 SETTEMBRE 2011 – Odyssey Arena (Belfast, IRE)